A kyauk Myaung fa veramente caldissimo, dopo una birra gelata nel bar al centro del paese mi faccio un giro e poi decido di cercare un pick up per Shwebo. Questa zona rurale del Myanmar è poco conosciuta e i viaggiatori sono una rarità, ma tutti sono come al solito molto simpatici e contenti di incontrare degli stranieri.
Tra i vari prodotti di questa zona molto fertile oltre al riso e ai fagioli c’è anche la spirulina, che in Myanmar è molto popolare ( ma io non avevo la minima idea di cosa fosse, ammetto la mia ignoranza ) e consumata in vari modi, c’è anche una famosa birra che però non è che sia granché buona, molto meglio la Myanmar o la Dagon.
Arrivo a Shwebo in serata e mi trovo subito ad affrontare un problema inaspettato: c’è solo un hotel con la licenza per stranieri e il tipo non vuole darmi una stanza perché il mio visto è scaduto. Provo a spiegargli che ormai è scaduto da più di due settimane e che l’immigrazione mi ha detto che non ci sono problemi ( una balla ), ma non c’è verso di fargli cambiare idea. Monywa è troppo lontana, devo per forza trovare una sistemazione qui, quindi prendo un saiker che parla un minimo di inglese e gli dico di fare un giro tra i vari hotel della città. Dopo un’ora riesco finalmente a trovare una sistemazione in un alberghetto a un chilometro dal centro, anche se devo pagare un po’ di più del solito. I tipi dell’hotel inizialmente sono gentilissimi ma dopo un po’ il proprietario si presenta nella mia stanza e inizia a comportarsi in modo strano, come se volesse mandarmi via. Ne deduco che il tipo del primo hotel probabilmente ha telefonato alla polizia che è riuscita a rintracciarmi in questo albergo e non mi vuole in città. In ogni caso riesco a rimanere promettendo di andarmene la mattina del giorno dopo.
Shwebo non è male, se non avessi avuto questi problemi mi sarei fermato 2 o 3 giorni almeno, soprattutto per le persone, che mi sono sembrate le più simpatiche, gentili e disponibili dell’intero Myanmar. Dopo quasi due settimane trovo un internet cafe con computer nuovi e un’ottima connessione, e riesco ad aggiornare un po’ il blog e a leggere qualche notizia.
Arriviamo a Monywa dopo 4 ore circa e anche qui ho dei problemi a trovare un albergo, sono tutti o pieni ( forse c’è qualche festival in zona ) o troppo cari. Alla fine ripiego per la classica bettola vicino alla stazione dei bus che però è a quasi 2 chilometri dal centro.
A Monywa ho passato delle belle giornate spensierate, ho conosciuto qualche persona interessante e sono andato a visitare le grotte di che si trovano al di là del fiume. Belle ma lasciate un po’ andare in rovina. Scandalosi i 2500 kyats che chiedono agli stranieri per il traghetto “speciale”. La città è carina ( una delle migliori che visto in Myanmar ), con bei bar, tea shops e locali e tanta gente sorridente e simpatica. Non sono andato a vedere il famoso tempio di Thanbodday che si trova a circa 20 km e dovrebbe anche essere interessante perché dopo un mese e mezzo mi ero stufato di vedere pagode e Buddha giganti.
Lasciata Monywa passerò un’altra settimana tra Mandalay e Yangon di puro cazzeggio, anche se riuscirò comunque a visitare la bella Amarapura e il celeberrimo ponte U Bein e il tempio di Kyauktan.
info utili:
Pickup Kyauk Myaung-Shwebo: 500 k, 1 ora
Albergo a Swhebo: 9000 k
Bus Shwebo-Monywa: 3.30 ore, 1100 k
Albergo a Monywa: 6 dollari
Visita alle grotte: traghetto+pickup 8000 k, ingresso 3 dollari
Bus Monywa-Mandalay: 3.30 ore, 2500 k
Night bus Mandalay-Yangon: 9 ore, 11000 k