Splendore è la vita, splendore è il parto, la nascita ed il primo vagito; splendore è la crescita, uno specchio troppo grande, una maglietta troppo corta. Splendore è la tenacia, la forza, la negazione e il rifiuto, il nascondiglio dell’essere, la rivendicazione dell’anima; splendore è la voce, lo sguardo e il sapore, il profumo, l’inconfondibile e la vertigine dell’ignoto. Splendore è il gruppo e l’isolamento, splendore è il mare, la distanza e il minimo comun denominatore, guardare sé stessi nella mano di un altro. Splendore è la luna, l’amore ed un treno, il freddo e il bollore, splendore è la paura e la rassegnazione; splendore è morire, svegliarsi e ricominciare, è una bugia per la verità, splendore è la verità per una bugia. Un viaggio, la meta e la perdita, splendore è il respiro, la confusione e la violenza; è un ospedale, una moglie e una figlia, splendore è la pioggia, l’eterno ritorno, l’ennesima battaglia.
” Tu non vergognarti del viaggio. La vita, credimi, non è un fascio di speranze perdute, un puzzolente ricamo di mimose, la vita raglia e cavalca nel suo incessante splendore.”
Margaret Mazzantini