Splendore - Margaret Mazzantini

Creato il 15 dicembre 2013 da La Stamberga Dei Lettori

I Contenuti
"Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?" si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquietto, l'altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s'impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d'acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza. I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell'altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l'amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L'iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita l'infanzia, l'adolescenza, il ratto dell'età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per l'età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme. Un romanzo che cambia forma come cambia forma l'amore, un viaggio attraverso i molti modi della letteratura, un caleidoscopio di suggestioni che attraversa l'archeologia e la contemporaneità. E alla fine sappiamo che ognuno di noi può essere soltanto quello che è. E che il vero splendore è la nostra singola, sofferta, diversità.
La Recensione
Sarebbe facile dare addosso a questo romanzo, questa ennesima trovata commerciale, prenatalizia, su un tema che, a fronte del vuoto normativo italiano, sembra essersi ridotto a moda del momento, tutti ne parlano ma nessuno fa niente. Quant'è facile scrivere di due omosessuali in Italia? E dire che fino a pochissimo, pochissimo tempo fa nemmeno se ne poteva parlare. Ma è davvero così facile? Per scoprire la risposta basta prendere il libro in mano e voltare la prima pagina. E scoprire la cifra del talento di una grande scrittrice, malgrado tutto e tutti.
E' vero, la Mazzantini a partire da quel fortunato Non ti muovere sembra cavarsela benissimo a scrivere di uomini, ma che ne può sapere lei dell'indicibile amore di due uomini, prima giovani e poi adulti? Forse non molto, sarà per questo che la trama di Splendore sembra l'incontro tra il più malinconico Tondelli (quello di Camere separate) e un film come Brokeback Mountain: due uomini che scoprono l'amore nascosto nelle pieghe di una innegabile virilità, che si inseguono per tutta una vita, tra matrimoni e figli, lutti e dolori, spiagge e aeroporti. Ma oltre la trama lineare, di vicende già viste e sentite, oltre la ricchissima scrittura, densa di violente contrapposizioni semantiche, che i più tendono a snobbare, contando metafore e aggettivi, salvo poi derubricarla a scrittura commerciale, si scorge la profonda sensibilità di un muto spettatore, di chi osserva in silenzio e poi ricostruisce e rielabora. Che ne può sapere la Mazzantini dell'amore omosessuale?, si chiede l'incredule lettore di passaggio, mentre il lettore che resta, intrappolato tra le sue pagine, si chiede: come fa a dire quel che io non ho mai avuto il coraggio di ammettere? Più della finezza dell'introspezione, della ricchezza verbale e della vitalità del ritratto del protagonista, ciò che sorprende e santifica davvero l'autrice è la sua strabordante sensibilità, la pietas di un'autrice che accompagna il suo protagonista lungo tutta la sua vita, che si fa carico dei suoi sentimenti, dei suoi lutti e dei suoi dolori. Quando Guido gioca con i suoi riflessi, racconta di se stesso e del suo mare interiore, della sterminata mancanza che è per lui l'amore omosessuale, ho scoperto un'eco e uno specchio.
Splendore è davvero l'esperienza sensoriale delle contraddizioni della vita: astenersi gli insensibili e i vigliacchi. E se anche sembra eccessivo il peso dei lutti e delle perdite che subisce il protagonista, ma senza mai piegare il capo, voltata l'ultima pagina il senso si affaccia al capolino di una vita. Alla fine, inghiottito l'ultimo amaro boccone, ti rendi conto che lo splendore è l'irriducibilità di una vita che non si fa spegnere, nemmeno fosse l'ultima candela nel buio di tutto l'universo.

Giudizio:+4stelle+
Articolo di Tancredi
Dettagli del libro
  • Titolo: Splendore
  • Autore: Margaret Mazzantini
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • Collana: Scrittori italiani e stranieri
  • ISBN-13: 9788804638087
  • Pagine: 309
  • Formato - Prezzo: Rilegato - 20,00 Euro 



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