Titolo: SpliceAnno: 2009 (rilasciato in italia a partire dal 13/0/10)Regista: Vincenzo NataliCon:Adrien Brody: Clive NicoliSarah Polley: Elsa KastDelphine Chanéac: DrenDavid Hewlett: William BarlowAbigail Chu: Dren da bambinaBrandon McGibbon: Gavin NicoliSimona Măicănescu: Joan Chorot
Da dove iniziare? I lati positivi, anche se ne avrò per poco: la fotografia. ho notato una particolare cura per l'ambientazione in netto contrasto tra la vita professionale dei protagonisti (computer di ultima generazione, tecnologia di altissimo livello ecc. ecc.) e la loro vita personale. Il tutto si riassume nella scena in cui Elsa ritrova la propria camera di quando era bambina "come l'aveva lasciata". Belle le luci: man mano che la tensione aumenta, si passa dalla luce artificiale e asettica dei neon dei laboratori ad un' ambientazione in esterno notturna e crepuscolare. Alcuni tagli da regista Francese depresso e una recitazione di alto livello: Brody riesce ad essere quasi sempre credibile.Tutto quello che ho scritto non giustifica assolutamente la pessima trama che sembra uscita da un b-movie di scarto. Ed. Wood probabilmente avrebbe fatto di meglio. Non c'è qualche pecca che rende la narrazione poco sinuosa o che ne limita la comprensione: non c'è omogeneità e strutturalità nel costrutto narrativo del regista. I due scienziati protagonisti (Clive ed Elsa) lavorano ad un progetto di splicing (letteralmente unire, mescolare) del DNA di svariate creature, tra cui Elsa stessa. Un fruitore di film di fantascienza e fantagenetica si aspetterebbe la nascita di una creatura molto potente che minaccia la specie umana: come in X-Files, Leviathan, La cosa ecc. ecc. Invece il momento che dovrebbe segnare una svolta nella narrazione si fa attendere: arriverà solo verso la fine del film, quando Clive e l'ormai adulta Dren (la chimera cresce a ritmo forsennato, come Solomon Grundy) fornicheranno e gli "scienziati" piangendo si renderanno conto di aver stravolto le regole del gioco. Il film termina, dopo questa perla, con un'altra sequenza di atti osceniumanamente e cinematograficamente parlando, e non riesce proprio a evitare il clichè dell'essere semiumano straordinariamente potente e vendicativo che feconda e uccide tutto quello che trova.Non buttate il vostro tempo con questa pellicola, priva di gusto e di slancio. Un film che peggiora con il passare del tempo e che proprio non vuol saperne di rimanere un film mediocre: con l'ultima mezzora di violenze, incesti e psicologia da quattro soldi si qualifica il per ora peggior film di questo blog.
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