di Rina Brundu. Non so quale possa essere il valore terapeutico dell’andare a rivedere i luoghi dell’infanzia. Probabilmente non esiste. La verità è che per qualche tempo della nostra vita adulta si cerca di rivivere quegli anni spensierati, specialmente se sono stati tali. Bellissimi e felici. E poi c’è un altro tempo della nostra vita adulta in cui tra il noi dell’ora e quello di allora si para una sorta di lastra di vetro ghiacciato. E il noi dell’ora non è più in grado di comprendere il fascino di quel tempo che fu.
A me è successo così! Per anni ho idolatrato il mondo edenico che avevo vissuto durante la prima decade della mia esistenza: la curva dolce della Grande Montagna, la neve d’inverno, i profumi d primavera, le ciliegie d’estate, la vendemmia a settembre. Memorie di orti coltivati, di frutti succosi, di canzoni stonate, di racconti della nonna, di momenti incantati che, come fantasmi, hanno infestato per un tempo lunghissimo la mia mente. L’hanno arricchita, le hanno dato sostanza ideale, reale.
Poi una mattina ti svegli e mercé innumerevoli accadimenti ti accorgi che la società internettiana del tutto subito – quando il “tutto” è il presente e il passato a portata di un click – ha i suoi limiti. Anche etici. Il passato sarebbe infatti meglio consegnarlo con una data sveltezza al suo realm intoccabile e irraggiungibile e carezzarlo con una data nostalgia solamente in momenti rari….
Questa Pasqua io ho rivisto i luoghi dei ciclamini… ciclamini compresi… ed erano tutti ancora là, o quasi…
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Che poi i luoghi esistono ancora: spesso imbrattati dal cemento sovente sfregiati dalla natura a volte costretti nell’arsura Ma in rari angoli di frescura Dove la terra si fa meno dura I ciclamini crescono ancora I ciclamini sanno di… allora Così non importa il capriccio del vento Basta uno sguardo, il cuore è contento Basta il profumo in quell’aria fina Il prato è un tripudio sulla collina! Rina Brundu 20 aprile 2014 (giorno di Pasqua). Featured image i luoghi dei ciclamini nel giorno di Pasqua (le altre fotografie da caricarsi poi… connessione lenta alle pendici della montagna…).