Sport e piccolo schermo: diritti di trasmissione televisiva di eventi sportivi e concorrenza

Creato il 21 settembre 2012 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Luca Salvadori,
Sport e piccolo schermo: diritti di trasmissione televisiva di eventi sportivi e concorrenza“
Vincitore  del Premio di Laurea “Artemio Franchi”, ed. 2004

INDICE

PARTE PRIMA: La comunicazione attraverso la televisione. Cenni sull’evoluzione tecnologica e normativa del settore.

CAPITOLO I – LE NUOVE FRONTIERE DEL “TUBO CATODICO” TRA ANALOGICO E DIGITALE.
1. Il panorama delle diverse tecniche di trasmissione e di diffusione del segnale televisivo.
1.1. Le tecniche di trasmissione
1.1.1. La televisione in chiaro via etere terrestre
1.1.2. Il cavo
1.1.3. Il satellite
1.2. La qualità del segnale televisivo trasmesso: il sistema analogico e quello digitale

2. La modifica del modo di fruire della televisione: i servizi televisivi a pagamento.
2.1. La pay-tv
2.2. La pay-per-view ed i nuovi servizi

CAPITOLO II
FONDAMENTI E TENDENZE EVOLUTIVE DELLA DISCIPLINA COMUNITARIA E NAZIONALE DELLA RADIOTELEVISIONE
.
1. Breve excursus sull’evoluzione normativa nel settore dell’audiovisivo. Richiami alla legislazione comunitaria, con particolare attenzione alle problematiche legate al diritto della concorrenza La direttiva 89/552/CEE sulla “televisione senza frontiere”.
1.1. L’approccio comunitario alla materia televisiva: il caso Sacchi
1.2. La Direttiva sulla “televisione senza frontiere”
1.2.1. L’iter precedente l’approvazione del documento
1.2.2. I contenuti
1.2.3. La Direttiva CEE n. 89/552: un tentativo riuscito solo in parte
2. La televisione italiana negli anni Novanta: dalla legge Mammì alla legge Maccanico.
2.1. La legge n. 223 del 6 agosto 1990 – Primi cambiamenti in senso antimonopolistico nel settore televisivo italiano e permanenza di un sostanziale squilibrio nel sistema
2.1.1. I contenuti
2.1.2. Un bilancio sulla legge
2.2. La legge n. 249 del 31 luglio 1997  - Prospettive di maggiore organicità all’interno del sistema?
2.2.1. Considerazioni generali sul testo della legge
2.2.2. L’istituzione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e le problematiche relative ai rapporti tra tale organismo e l’AGCM
2.2.3. L’eredità della Legge Maccanico: una riforma a metà

3. La sfida delle nuove tecnologie: la legge Gasparri tra analogico e digitale.
3.1. Il SIC e le regole di concorrenza
3.1.1. L’analisi delle disposizioni
3.1.2. Lo snodo critico: quale mercato rilevante?
3.2. Le prospettive offerte dalla nuova normativa: verso una sfida sui “contenuti”
3.2.1. Il testo unico della radiotelevisione
3.2.2. Le nuove frontiere del digitale e la tutela dei valori “tradizionali” di settore
3.2.3. Dal contenitore al contenuto: la convergenza tecnologica
3.2.4. Il limite attuale della normativa

4. Il sostegno statale alla televisione pubblica: un filo sospeso tra pubblico interesse e concorrenza.
4.1. L’orientamento comunitario
4.1.1. La vicenda della televisione di Stato portoghese
4.2. La situazione italiana: il finanziamento della concessionaria pubblica e la questione del canone di abbonamento
4.2.1. La gestione della RAI
4.2.2. Il canone di abbonamento

PARTE SECONDA: Sport, televisione, concorrenza.

CAPITOLO III – I NUOVI SISTEMI TRASMISSIVI E LO SPORT: UN RAPPORTO SEMPRE PIÙ INTENSO.
1. I cambiamenti in atto e le nuove frontiere.

2. Il progresso tecnico nel settore televisivo come fattore determinante per lo sfruttamento economico dello sport.
2.1. Gli influssi dello sport sul settore televisivo
2.2. I cambiamenti verificatisi nel settore sportivo a causa delle influenze dei media

3. L’approccio al mercato della pay-tv.

4. La regolamentazione della televisione a pagamento in Italia.
4.1. La fine dell’epoca della precarietà
4.2. Le deroghe previste dal legislatore per la televisione a pagamento
4.3. Le “ultime frontiere” della disciplina nazionale: dal decreto anti-Murdoch alla Gasparri

5. Interventi della Commissione CE a tutela della concorrenza nei “nuovi mercati” televisivi.
5.1. Il caso UFA/CLT e le vicende relative alla creazione della piatta forma televisiva digitale British Digital Television (BDB): due casi di pronunce “a favore”
5.2. Il “rovescio della medaglia”: tre esempi di operazioni non avallate dall’organismo comunitario
6. Trasmissioni in forma codificata e tutela del diritto all’informazione.
6.1. La questione del diritto di cronaca sulle manifestazioni sportive e i problemi di accesso alle medesime
6.2. La convivenza tra trasmissioni criptate e diritto ad essere informati
6.3. La rilevanza sociale dello sport teletrasmesso

CAPITOLO IV – L’APPLICAZIONE DELLE NORME ANTITRUST ALLO SPORT TELEVISIVO: ATTORI PROTAGONISTI E MERCATO RILEVANTE.
1. Alcuni cenni di ordine economico sull’industria dello sport, con un’attenzione speciale per il sistema-calcio.
1.1. Le particolarità dell’industria-sport
1.2. Il caso del calcio: l’importanza della componente mutualistica ed i rischi di comportamenti votati alla sola logica del profitto

2. I problemi legati alla qualificabilità come imprese dei diversi soggetti di diritto sportivo.
2.1. La vicenda della Federazione Italiana Vela: il primo intervento  dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nella materia sportiva
2.2. La vendita dei biglietti per le grandi manifestazioni sportive: federazione come impresa
2.3. La qualificabilità come imprese delle società affiliate alla Lega Calcio e la titolarità dei diritti televisivi calcistici
2.4. Il quadro che emerge da tali decisioni

3. Gli attori protagonisti della “nuova era” dello sport telediffuso: società sportive, televisioni e organizzazioni televisive, utilizzatori (inserzionisti pubblicitari ed abbonati).
3.1. Primo livello: “produttori” di sport
3.2. Secondo livello: emittenti ed organizzazioni televisive
3.3. Terzo livello: utilizzatori

4. I diritti sugli eventi sportivi: natura, possibilità di sfruttamento, rapporti con il diritto antitrust.
4.1. Il problema della natura dei diritti televisivi su eventi sportivi: la vicenda delle figurine dei calciatori
4.1.1. La natura imprenditoriale dell’A.I.C.
4.1.2. Il diritto di sfruttamento economico dell’immagine
4.2. Le vie “alternative” per dare una risposta alla questione della titolarità
4.2.1. Il caso di Teleroma 56
4.2.2. La tesi dell’inviolabilità del domicilio
4.3. Atti di disposizione e mercato dei diritti

5. Tipologia dei mercati rilevanti: i mercati dei programmi televisivi, della televisione e della raccolta pubblicitaria
5.1. Il mercato dei programmi televisivi
5.1.1. Le partizioni all’interno del mercato dei programmi: alcune considerazioni generali
5.1.2. L’estrema frammentazione all’interno dello stesso settore dello sport televisivo
5.1.2.1. I diritti televisivi su eventi sportivi ad elevata audience
5.1.2.2. I riflessi della determinazione del mercato rilevante sull’esito dei procedimenti
5.1.2.3. Controversie in merito alla specificità dei prodotti in questione
5.1.3. Il mercato geografico
5.2. Il mercato della televisione
5.2.1. Le modalità di trasmissione
5.2.2. Il mercato geografico
5.3. Il mercato della raccolta di pubblicità televisiva
5.3.1. Il mercato del prodotto: la vendita dei “contatti” pubblicitari
5.3.2. Il mercato geografico

CAPITOLO V – IL CONTROLLO ANTITRUST DEL MERCATO DEI DIRITTI TELEVISIVI SUGLI EVENTI SPORTIVI: L’APPROCCIO CE E QUELLI DEGLI STATI MEMBRI.
1. L’importanza degli aspetti giuridico-economici dello sport.

2. Il “manifesto” della regolamentazione dello sport televisivo. gli accordi Orizzontali

3. Le intese tra società sportive in merito alla commercializzazione dei diritti televisivi: il caso dei club calcistici e la “guerra” alle federazioni.
3.1. La vendita collettiva
3.2. L’orientamento europeo in merito alle diverse modalità di vendita dei diritti televisivi sportivi
3.2.1. Il caso della Liga spagnola
3.2.2. La gestione centralizzata del Deutscher Fussball-Bund
3.2.3. La tendenza “protezionistica” delle Corti inglesi nei confronti del calcio tradizionale
3.2.4. La posizione dell’UEFA in merito ai diritti della Coppa dei Campioni: le origini
3.2.5. Il nuovo assetto della commercializzazione dei diritti della Champions League: verso un recupero della mutualità?
3.2.6. Le vicende della Liga-Fußballverband e.V.: la vendita congiunta dei diritti sul campionato di calcio tedesco
3.3. Altre situazioni caratterizzate da atteggiamenti prevaricatori  degli organi deputati al governo del calcio

4. Le intese fra le televisioni.
4.1. Intese tra emittenti per costituire gruppi di acquisto collettivo dei diritti televisivi: le vicende dell’Eurovisione
4.1.1. Il ricorso di Screensport contro la creazione del canale sportivo Eurosport
4.1.2. Il rapporto tra esclusiva e concorrenza: il caso EBU-Eurovision System
4.2. Altri casi di accordi tra emittenti televisive
4.2.1. La cooperazione tra emittenti successiva all’acquisto dei diritti: la vicenda di Audiovisual Sport
4.2.2. Gli accordi di mera spartizione dei diritti di trasmissione di eventi sportivi: il caso italiano
4.2.3. Le operazioni di concentrazione tra emittenti i rapporti Verticali

5. La concessione in esclusiva dei diritti televisivi su eventi sportivi.
5.1. Benefici per i contraenti e problemi antitrust: la questione della durata
5.2. L’influsso dell’esclusiva sui diritti dei vari campionati di calcio europei
5.3. Il decreto anti-Murdoch
5.4. Il caso della Formula 1
5.4.1. I fatti
5.4.2. Gli accordi notificati
5.4.3. La posizione della Commissione

6. Il sistema delle sublicenze.

7. Il fenomeno delle integrazioni verticali: il caso Manchester United.

PARTE TERZA: La vicenda italiana. Dal caso RAI/CGC al digitale terrestre, l’ultimo controverso decennio dello sport televisivo di casa nostra.

CAPITOLO VI – LE CONTROVERSIE RELATIVE AI DIRITTI DI TRASMISSIONE TELEVISIVA DI EVENTI SPORTIVI “IN CHIARO”.
1. Il caso “RAI-CECCHI GORI COMMUNICATIONS”.
1.1. I fatti
1.2. Le osservazioni delle parti: la richiesta di riconoscere la natura non restrittiva dell’accordo o, in subordine, di concedere l’esenzione ex art. 4, legge 287/90
1.3. Le motivazioni dell’Autorità Garante
1.3.1. La restrittività dell’intesa
1.3.2. L’insussistenza delle condizioni richieste per l’esenzione

2. Riflessioni sulla vicenda dell’asta sui diritti del calcio.

3. Il caso “RAI-MEDIASET-R.T.I.-MEDIATRADE”.
3.1. I fatti

3.2. Le discussioni sull’esistenza e sulla rilevanza dell’accordo e le conclusioni dell’Autorità Garante

4. La controversia relativa all’assegnazione dei diritti televisivi dellaChampions League.
4.1. I fatti

4.2. Analisi delle questioni sollevate dalle due ordinanze del Tribunale di Roma
4.2.1. L’eterointegrazione della fattispecie della concorrenza sleale attraverso la normativa pubblicistica
4.2.2. I rapporti di specialità tra disciplina della concorrenza sleale e legge antitrust

5. La portata dei casi esaminati.

6. Le ultime “tendenze” in materia di diritti televisivi in chiaro.
6.1. L’Authority ed i mini-spot
6.2. Diritti televisivi in chiaro: chi offre di più?

CAPITOLO VII  – PROBLEMATICHE CONCORRENZIALI RIGUARDANTI L’INTRECCIO TRA SVILUPPO DELLA TELEVISIONE A PAGAMENTO E DISPONIBILITÀ DEI DIRITTI DI TRASMISSIONE DEGLI EVENTI SPORTIVI.
1. La vicenda della Federazione Motociclistica Italiana.
1.1. I fatti
1.2. Valutazioni a margine della decisione
1.2.1. Il problema della liceità delle esclusive nei contratti relativi ai diritti di trasmissione televisiva di eventi sportivi
1.2.2. L’ipotizzato abuso di posizione dominante da parte di Telepiù

2. La vendita dei diritti televisivi sul campionato italiano di calcio.
2.1. I fatti
2.2. Le vicende legate alla vendita dei diritti sul calcio italiano
2.2.1. Le diverse alternative possibili
2.2.2. L’evoluzione storica della vendita dei diritti televisivi del calcio nazionale
2.2.2.1. I primi “venti di rivolta”
2.2.2.2. La “nuova era” del calcio televisivo
2.2.2.3. La fallita scalata a Stream e la legge 29 marzo 1999, n. 78
2.2.2.4. (segue) Valutazioni a margine
2.2.3. La “costanza” di Murdoch, la modifica del Regolamento della LNP ed i nuovi criteri di mutualità
2.3. Il problema della titolarità dei diritti e della loro negoziazione centralizzata
2.4. Le conclusioni dell’Autorità Garante in merito alla reale necessità di un sistema centralizzato per la vendita dei diritti
2.5. La possibilità di esenzione ex art. 4, legge n. 287/90
2.6. Alcune considerazioni conclusive in margine all’intera vicenda
2.6.1. La presenza “fantasma” della Lega Calcio
2.6.2. La portata delle regole antitrust
2.6.3. Il rapporto tra il decreto “anti-Murdoch” e le regole in tema di concorrenza
3. Il caso “Stream-Telepiù”.
3.1. I fatti
3.2. La ripartizione dei diritti tra le due emittenti ed il loro potere di mercato
3.3. Gli accordi contrattuali
3.4. Analisi della posizione di Telepiù: l’eccessiva durata dell’esclusiva
3.5. (segue) il pregiudizio per il commercio intracomunitario

4. La prosecuzione della vicenda Stream-Telepiù davanti al giudice ordinario.
4.1. Considerazioni sul merito della controversia
4.2. Alcune osservazioni critiche conclusive

5. Il passaggio dei diritti televisivi relativi alle partite di una società calcistica da un’emittente ad un’altra: il “caso Napoli”.
5.1. I fatti
5.2. L’ordinanza del 4 agosto 2000
5.3. L’ordinanza del 5 settembre 2000
5.4. Alcune considerazioni sulla vicenda
5.4.1. L’applicabilità del diritto interno
5.4.2. La presenza nel contratto di clausole non immediatamente operative e l’“abuso attuale” di posizione dominante
5.4.3. Rapporti tra la legge n. 287/90 e la normativa “anti-Murdoch”

6. Il digitale terrestre: nuove frontiere o giochi di prestigio?

CAPITOLO VIII – LA SITUAZIONE NORDAMERICANA.
1. Spunti sull’esperienza U.S.A. in materia di antitrust radiotelevisivo.
1.1. Il settore della televisione via etere
1.2. La televisione via cavo

2. Cenni sull’organizzazione degli sport di squadra negli Stati Uniti.

3. L’impatto del diritto della concorrenza nel mondo sportivo nordamericano.
3.1. Alcune argomentazioni intese a sottrarre l’attività delle leghe professionistiche al vaglio antimonopolistico
3.1.1. La teoria della potential economic competition
3.1.2. L’essential agreement doctrine
3.1.3. La single entity theory
3.1.4. Dalla per se rule alla rule of reason

4. Rapporti tra la televisione e lo sport statunitense.
4.1. Il quadro generale della situazione vigente: i diritti televisivi come diritti di proprietà intellettuale
4.2. I modelli utilizzati per la commercializzazione dei diritti ed i possibili conflitti a cui possono dare luogo

5. Alcuni aspetti di diritto antitrust in materia di diritti televisivi relativi agli eventi sportivi americani.
5.1. Il dibattito sulla legittimità dell’applicazione delle norme antitrust al settore sportivo
5.2. La questione della ripartizione delle entrate

PARTE QUARTA: Considerazioni conclusive.

CAPITOLO IX – SPORT E TELEVISIONE: UN MATRIMONIO DESTINATO A DURARE NEL TEMPO?
1. Gli equilibri attuali, sospesi tra i sistemi di vendita centralizzata ed individuale dei diritti televisivi.

2. Le potenziali “nuove frontiere”.
2.1. L’ipotesi (al momento “congelata”) di una Superlega europea
2.2. L’importanza delle esclusive in un contesto caratterizzato dalla crescente convergenza tecnologica tra televisione ed Internet

3. Possibili scenari futuri: ritornare a De Coubertin?

Bibliografia


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