Sport e prevenzione

Creato il 17 aprile 2012 da Fabio1983
Il fatto che serviranno ulteriori approfondimenti per capire cosa abbia provocato la morte di Piermario Morosini, avvenuta sabato durante la partita Pescara-Livorno, è un buon motivo, almeno credo nel mio piccolo, per condividere anche qui l’incipit di un articolo pubblicato su T-Mag
Quanto accaduto sabato deve indurre gli organi competenti ad una approfondita riflessione che vada ben al di là della interruzione – seppur giustificata – dei campionati di calcio o delle prime pagine dei giornali usciti l’indomani. Non abbiamo la pretesa di estendere la discussione su un piano scientifico che non appartiene, ora, a questa sede. Avvertiamo però il bisogno di richiedere a gran voce maggiori controlli poiché spontaneo è pensare che i casi registrati negli ultimi tempi non siano più fatti isolati. Se qualcosa si è inceppato nella macchina preposta ai controlli medici destinati agli sportivi professionisti è doveroso intervenire. Se c’è dell’altro è d’obbligo indagare. Non si può morire di sport, questo è il punto. E la prevenzione è tutto. Avevamo affrontato il tema con Mario Brozzi, ex medico della Roma e attuale consigliere regionale del Lazio dopo la morte del pallavolista Vigor Bovolenta. “Sebbene non esista nello sport un rischio pari a zero – ci aveva spiegato il professore –, sicuramente c’è la possibilità di controllare di più e meglio. Probabilmente, le ‘morti improvvise’ non sarebbero così tristemente diffuse, se si praticassero forme di accertamento sanitario più capillari di quanto non si faccia ora”.

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