Sportitalia, Criscitiello: ''Idee, giovani e conti in regola. Ben Ammar, un esempio''

Creato il 05 novembre 2014 da Digitalsat

Aumentano i consensi con il passare dei giorni, aumenta la raccolta pubblicitaria e il modo di fare televisione di Sportitalia è sempre più accattivante. Unica televisione sportiva in chiaro che raggiunge il 93% della popolazione, grazie alla distribuzione D-Free del gruppo Europa Network,

Sportitalia ha cambiato gestione editoriale dallo scorso 2 giugno, passando dalla società EDB di Bruno Bogarelli alla Micri Communication di Michele Criscitiello, per 10 anni già volto di punta di SI. Sempre più gente si collega al canale 153 del digitale terrestre e 225 di Sky. In occasione della conferenza stampa, Michele Criscitiello al fianco di Tarak Ben Ammar aveva promesso la "regola delle 3 P". Pochi, puntuali e puliti, ovviamente riferendosi all'aspetto economico. 

Soddisfatto del successo di Sportitalia?
"Abbiamo proseguito il lavoro svolto per 10 lunghi anni, dove l'aspetto giornalistico è sempre stato un nostro punto di forza. Non abbiamo mai cambiato modo di fare informazione. Certo, il compito che mi sono assunto è stato arduo - dice Criscitiello- ma i risultati sono eccezionali".

Criscitiello si occupa non solo della redazione ma anche degli aspetti economici della tv, la parte commerciale e l'acquisizione dei diritti tv. Sportitalia è un modello per tutti i giovani che sognano di fare questo mestiere.
"Certamente, perchè i giovani giornalisti sanno bene che a Sportitalia va avanti chi merita e vanno in onda giovani bravi. Puntiamo, spesso, sui ragazzini. Perchè costano di meno e perchè lavorano il triplo. La nostra è una squadra fantastica. Ognuno aiuta il compagno di scrivania e non c'è mai stata alcuna frizione. Non lo consentirei. Dobbiamo migliorare, come tutti, ma i risultati ci rendono felici".

Si era parlato di un nuovo modello di raccolta pubblicitaria. Più clienti diretti, come va in tal senso?
"I progetti speciali aumentano di mese in mese. L'accordo chiuso con Bwin a giugno rende orgogliosi sia Sportitalia che Bwin. Aver chiuso, insieme a Francesco Gaziano e Daniele Sanò, l'acquisizione dei mondiali di Basket in Spagna ci ha dato grande credibilità nel sistema basket e ritorni numerici di visibilità pazzeschi. Anche l'accordo con Peugeot sta dando ottimi frutti e, a breve, scoprirete le grandi novità nel mondo Motori. Per i rapporti con i centri Media c'è il Direttore Commerciale, Gugini e il braccio destro Meriggi".

E il calciomercato?
"Vabbè, quello è il pane quotidiano. Ogni sera alle 23.00 con me ed Alfredo Pedullà, tutta la settimana girano circa 50 ospiti. Siamo orgogliosi che, nel tempo, sia diventato un appuntamento fisso prima di andare a dormire. E anche gli sponsor la prima cosa che ci chiedono è la fascia 23.00-1.00".

Sorprese a gennaio?
"Tante, con diversi volti femminili nuovi. E sappiamo che il nostro pubblico apprezza molto..."

Il rapporto tra Micri ed Europa Network di Tarak Ben Ammar?
"Per me è un onore lavorare con e per conto di un imprenditore così importante, a livello internazionale. Il Presidente Ben Ammar è una persona colta e di spessore, ogni volta provo a rubargli un segreto. Oggi, dovendo ragionare da editore, voglio prendere spunto dai migliori e Ben Ammar è il top. La sua società ha una valore pazzesco: il marchio Sportitalia. Alla mia società l'onore e l'onere di farlo rendere come merita. Ci stiamo riuscendo e ne siamo fieri. Sono orglioso che mi ha fatto sentire la sua presenza anche in occasioni extralavorative, come la sua presenza al mio matrimonio. Formiamo una grande squadra e i primi risultati già si vedono".

Si parla di un vostro ritorno sul canale 60 del digitale terrestre...
"Di questo bisogna parlarne con il mio amico Egidio Viggiani di Prima Tv. Certamente è una vergogna che sui canali sportivi vediamo (si fa per dire) una programmazione a rotazione e per di più neanche di natura sportiva ma siamo in Italia. Quei canali sono di Lt che, un anno fa, mi fece firmare un contratto, mai rispettato. Dopo 12 mesi avanzo dal Sig. la Tona ancora 60.000 euro, i suoi avvocati ne hanno proposti ai miei 30.000 divisi in 12 rate a partire da aprile 2015. Capite di cosa parliamo? In questo Paese non c'è controllo e perdiamo tempo a fare la battaglia alle mosche. Noi siamo sul 153 del digitale terrestre ma se ogni giorni riceviamo un milione di contatti vuol dire che la numerazione è importante fino ad un certo punto in una Nazione dove ci sono 84 canali in chiaro. Ci sono troppe tv e l'80% non fa ascolti".


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