SPORTMEDIASET – Ecco le pagelle di Italia – Croazia,”Più che Maggio sembra …”

Creato il 15 giugno 2012 da Weblink

BONUCCI, voto 5. Dopo avere mandato in gol Fabregas (assistito da Silva) col solito pallone buttato alle ortiche contro la Spagna, al minuto 95 riesce nell’impresa di perdere palla in attacco liberando Eduardo a una pericolosa ripartenza, per nostra fortuna abortita. Altrimenti adesso saremmo già a casa. Soliti limiti, pericolosissimo quando meno te lo aspetti. Non è da nazionale, ma tant’è. CALAMITA’.

CHIELLINI, voto 5,5. Gioca la solita, tenacissima partita, sempre con il coltello tra i denti, ma nell’azione che porta la Croazia al pareggio ha la colpa – evidente – di dimenticarsi letteralmente di Mandzukic, che sul cross telefonatissimo dalla sinistra ha il tempo per lo stop volante e la battuta, secca, a infilare Buffon. Errore pesante, come d’altronde lo fu quello di Bonucci (disimpegno fallito) che propiziò l’1-1 della Spagna. A volte ritornano (i vecchi difetti). SBADATO.

MARCHISIO, voto 6,5. Ha una condizione atletica strepitosa, forse addirittura esagerata, visto che siamo solo a gara 2. Una fortuna, comunque, visto che Prandelli insiste nel fargli giocare a fianco quel paracarro di Motta, e visto che Maggio non è il prepotente esterno che siamo soliti ammirare nel Napoli. Lunga vita a Marchisio, quindi, anche se dopo il gol del possibile 2-1 sbagliato (per sfinimento) al90’contro la Spagna, se ne mangia un altro tirando due volte addosso a Pletikosa al37’, solo soletto, sullo 0-0. SPRECONE.

PIRLO, voto 7. Chissà, magari l’ispirazione gli è venuta vedendo il film di Ficarra e Picone “Il 7 e l’8”. Sta di fatto che una volta sistemata palla sulla sua mattonella preferita, Andrea ha dato un’occhiata alla barriera, ha visto quei bei birilloni del 7 e l’8 (Rakitic e Vukojevic) ben piantati alla sua sinistra e oplà!, palla a girare tra le loro teste e poi

PIRLO, voto 7. Chissà, magari l’ispirazione gli è venuta vedendo il film di Ficarra e Picone “Il 7 e l’8”. Sta di fatto che una volta sistemata palla sulla sua mattonella preferita, Andrea ha dato un’occhiata alla barriera, ha visto quei bei birilloni del 7 e l’8 (Rakitic e Vukojevic) ben piantati alla sua sinistra e oplà!, palla a girare tra le loro teste e poi in gol, per una punizione perfetta. Dell’uomo che Allegri sbolognò per dare spazio a Van Bommel. GIOTTO.

MOTTA, voto 4,5. Un pippone mai visto. Sembra un passante che all’improvviso si ritrova in mezzo al traffico, e si guarda intorno stranito e quasi spaventato. Se qualcuno ha capito l’importanza di Motta nel modulo di Prandelli, ci faccia un fischio. E dire che era brasiliano e per fargli vestire la maglia azzurra lo abbiamo naturalizzato. GATTO DI MARMO.

CASSANO, voto 6,5.  Nel primo tempo fa quattro cose bellissime. Al10’pesca Balotelli tutto solo in area, inutilmente. Al29’si beve Schildenfeld lungo la linea di fondo, ma manca il tocco all’indietro per Maggio. Al37’libera Marchisio solo davanti a Pletikosa per una palla-gol monumentale (non sfruttata). Al42’spizza di testa a lato, sfiorando l’incrocio, una palla d’angolo griffata Pirlo. Nel secondo tempo cala paurosamente, e Prandelli forse sbaglia a lasciarlo in campo – quasi da spettatore – fino al minuto 82.LAMPADINA.

BALOTELLI, voto 5,5. Prandelli gli chiede di fare il Di Natale: cioè provare a dare profondità all’attacco azzurro, ma lui in questa veste è decisamente spaesato. Al10’lo pesca in area Cassano: tiro affrettato e respinto. Al14’ci riprova Pirlo, ma lui appoggia a Cassano (che non ci arriva) senza alcun senso. Ogni tanto prova il tiro da fuori, senza fortuna: e al60’è bellissima la bomba che esplode, in corsa, su appoggio laterale di Giaccherini. Ma non si sente sicuro: per lui, una sensazione contro natura.TRATTENUTO.

DE ROSSI, voto 6-. Se contro la Spagna era sembrato Franco Baresi, contro la Croazia sbiadisce di colpo: e insomma, se diciamo che sembrava Fresi, forse rendiamo l’idea. Partita un po’ così, meno ruggente, più titubante. In avvio di secondo tempo Modric lo scherza letteralmente al limite dell’area: per fortuna, lascia partire un tiro loffio che permette a Prandelli di non svenire in panca. Passo indietro.SCOLORITO.

MAGGIO, voto 5+. Più che Maggio sembra Febbraio, talmente è grigio e nebbioso. E insomma: è un vero peccato che l’arrembante esterno del Napoli si sia presentato a questi Europei in versione-controfigura. Già con Motta giochiamo in 10: se anche lui non incide, alla lunga la baracca stenta a stare in piedi. PALLIDO.

GIACCHERINI, voto 6+. Per l’impegno, per quanto corre e per come si sbatte – questa volta correndo, spesso a vuoto, tra Srna e Rakitic – meriterebbe 9. Ma un conto è provarle tutte per arginare la Spagna campione d’Europa e del Mondo; un conto è dover battere la Croazia e mettere ancora Giaccherini a fare l’Anquilletti. Incredibile ma vero: nel secondo tempo va al tackle con quell’armadio a 3 ante di Corluka e lo vince. L’elefante abbattuto dal moscerino. COMMOVENTE.

MONTOLIVO, voto 6. Rileva Motta al minuto 62 e quando arriva a prendere posizione in campo ha già corso più dell’ex interista, in Polonia in gita-premio. Prova a far gol con un bel destro da fuori che Pletikosa respinge alla bell’e meglio e poi rifila una stecca a Mandzukic, così impara a farci gol (ammonito). Se non altro, un giocatore. VOLITIVO.

PRANDELLI, voto 5-. Dopo due partite siamo già a rischio eliminazione: la classifica non è un bel vedere, ma a dirla tutta nemmeno il gioco. Stupire in positivo contro la Spagna serve a poco se poi, contro una nazionale normale come la Croazia, non riusciamo a tenere in pugno la partita e ci ripresentiamo con palle al piede come Motta e artifizi tattici deprimenti come l’incolpevole Giaccherini terzino non si sa perché. La verità è che anche l’Italia di Prandelli è una nazionale appena appena normale. DELUSIONE.


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