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Sposare una causa sociale ha senso quando c’è un “senso” per l’azienda.

Creato il 02 maggio 2012 da Pippoferrante

Sposare una causa sociale ha senso quando c’è un “senso” per l’azienda.Lo studio di Edelman 2012 goodpurpose è uno sguardo ampio sul rapporto tra i consumatori, i brand e le cause sociali o le azioni di utilità sociale nel mondo statunitense. Quasi la metà dei consumatori intervistati ha dichiarato di aver acquistato, almeno una volta al mese,  da un marchio che sostiene una di queste “cause”.

Sposare una causa sociale ha senso quando c’è un “senso” per l’azienda.

Lo studio dimostra che, a causa della crisi economica, i cittadini stanno riducendo i contributi diretti per le cause di solidarietà. Perchè però è importante vedere quello che succede negli Stati Uniti?

Perchè, oltre al fatto che spesso anticipano di anni i nostri cambiamenti, gli Stati Uniti sono l’unico paese che crede,  in gran parte,  che è il popolo, la comunità, non il governo,  il primo responsabile che devo occuparsi della soluzione dei  problemi del mondo, in specie: posti di lavoro, la fame, l’istruzione e la sanità. I  consumatori hanno dichiarato di essere più disponibili  a sostenere un marchio con il passaparola o con la fedeltà allo stesso,  se questi sostiene cause sociali come queste. Però, ed è questo l’aspetto interessante, le persone “pretendono” non una semplice donazione di  una parte dei profitti.  I consumatori vogliono vedere l’azienda interamente immersa nel rendere il mondo un posto migliore. In altre parole, non è  sufficiente sostenere una di queste cause solo perchè la causa è “nobile”. Occorre che l’azienda, il brand, il marchio dia un “senso” a questa partecipazione. Un senso che deve vivere nelle scelte quotidiane aziendali.

Via| marketingpilgrim.com  – Foto| via web



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