Marylin Monroe e Joe di Maggio, il campione di baseball, si sposarono nel 1954 a San Francisco, negli uffici del giudice di pace. La bionda star americana che fece impazzire gli uomini con le sue curve e la tonalità suadente della voce, il giorno del suo matrimonio indossava un severo talleur nero ravvivato da un colletto di pelliccia bianco. Sicuramente una scelta insolita rispetto ai tradizionali vestiti da sposa del tempo.
Oggi la scelta tra i modelli degli abiti adatti a una cerimonia civile è molto ampia. Indubbiamente è possibile osare di più rispetto ai canoni previsti per la classica funzione in chiesa, poiché l’assenza dei vincoli religiosi consente una maggiore versatilità. Le scollature possono diventare più audaci e i colori aggiungono alla tradizione del bianco nuances ardite e coraggiose.
Il velo, protagonista delle nozze in chiesa viene spesso sostituito per la cerimonia civile da un cappello abbinato all’abito o da una fantasiosa e creativa acconciatura. Di recente, in linea con le ultime tendenze, il velo in pizzo o tulle è richiesto anche per il matrimonio in Municipio. A volte viene tramandato di madre in figlia, generazione dopo l’altra, assumendo, in tal caso, un considerevole valore affettivo e simbolico.
Particolare non trascurabile la scarpa, possibilmente dello stesso tessuto del vestito che deve accogliere il piede senza costringerlo, slanciare la figura lasciando al contempo libertà di movimento alla sposa che avanzerà con passo sicuro verso la felicità dell’atteso e sospirato sì.