Ai video e alle notizie si accede attraverso una nuova funzione chiamata 'Now', che offre anche contenuti musicali più personalizzati che si adattano «a gusti e stati d'animo». Oltre a contenuti audio ci sono video e notizie in accordo con alcuni partner, in alcuni casi già disponibili e riadattati alla piattaforma, in altri creati appositamente per Spotify. Per questa novità resta la divisione 'freè e 'premium' applicata alla musica: i contenuti gratis avranno la pubblicità, quelli a pagamento ne saranno esentati. Un ulteriore fonte di guadagno per la società che nonostante l'aumento degli utenti ha chiuso il 2014 in rosso.
Now' è disponibile in Usa, Regno Unito, Germania e Svezia, a breve anche in Italia. E sarà solo su iPhone, a dimostrazione che il presente-futuro è sul 'mobilè. Spotify, nata in Svezia nel 2008, inizia ad avere dei numeri importanti: in sette anni ha trasmesso 25 miliardi di ore di musica in streaming, aiuta gli utenti a scoprire due miliardi di artisti al mese e rappresenta il 54% della musica trasmessa in streaming in un momento in cui le vendite e i download sono in calo, spiega il Ceo Daniel Ek, specificando «che è una grande modalità per artisti e compositori». In realtà alcuni di loro come la popolare Taylor Swift hanno detto addio alla piattaforma per i pochi ricavi dalle canzoni in streaming. E sulla scia di queste critiche è anche nato Tidal, servizio appoggiato da star come Jay-Z e Madonna. Oltre alla novità dei video e dei podcast la società offre ai suoi utenti - 60 milioni, di cui 15 a pagamento - anche una funzione 'Running' (disponibile in Italia) che offre playlist create appositamente per chi ama correre con le cuffiette alle orecchie.
Non solo alcune di queste saranno originali - una è firmata dal Dj Tiesto - ma si adatteranno anche alla velocità di chi fa jogging. Spotify rileverà l'andatura, incrociando la musica perfetta a tempo col proprio passo. Insomma tanta carne a cuocere, in risposta alle concorrenti Pandora, Deezer, YouTube Music Key che fa vedere video di milioni di canzoni in abbonamento e soprattutto in sfida ad Apple. Tra pochi giorni, l'8 giugno, è atteso non solo un potenziamento dello streaming tv di Cuoertino ma anche il servizio musicale Beats. E per sbaragliare la concorrenza - secondo indiscrezioni stampa - la società guidata da Tim Cook starebbe facendo pressioni sulle major proprio per mettere in difficoltà l'offerta gratuita di Spotify. Per questo Apple sarebbe finita sotto la lente delle autorità Usa e Ue.