Spreaker vince il Premio Città di Sasso Marconi per la sezione Miglior progetto di comunicazione indirizzato ai giovani all’interno della manifestazione Radio Days 2011, settimana di eventi per celebrare le invenzioni di Marconi. Abbiamo intervistato Tonia Maffeo, Community Manager di Spreaker.
E allora Tonia, prima di tutto complimenti per il Premio, ve lo aspettavate?
Assolutamente no, anzi ci ha colto di sorpresa. Quando è arrivata la comunicazione della vittoria di questo premio siamo stati subito molto contenti e fieri di riceverlo e ancora di più quando ci siamo resi conto di chi aveva avuto lo stesso onore in passato. Sul palco della convention sono saliti a ritirare il premio nomi quali Enzo Biagi, Walter Weltroni, Riccardo Iacona, Vittorio Arrigoni, Luciana Littizzetto; insomma direi che siamo molto contenti e soddisfatti.
Siete un brand italiano con una forte connotazione globale. Si parla di Spreaker in tutto il mondo, cosa rende speciale questo progetto secondo te?
Spreaker è speciale perchè permette a tutti di parlare liberamente, in diretta e in pochi click. E’ nella sua semplicità che risiede la sua massima forza. Chiunque può da qualsiasi parte del mondo raccontare le sue idee, diventare per un momento un conduttore radiofonico, un reporter, un intrattenitore musicale senza avere nessun tipo di restrizione. Con Spreaker si rivaluta l’importanza della comunicazione diretta ed efficace, basta avere una connessione ad internet e sono in grado di creare un contenuto audio da qualsiasi parte del mondo. E’ fantastico!
Come nasce un progetto come questo, per giunta in Italia, dove di solito progetti simili stentano a decollare per via di una scarsa attenzione?
Nasce con una grande ambizione, una buona preparazione e tanta pazienza. In Italia non esiste ancora l’ecosistema di San Francisco ma si intravedono buoni spunti di miglioramento. Noi siamo partiti da qui ma adesso puntiamo in alto. Francesco Baschieri, amministratore delegato di Spreaker, si trova attualmente negli Stati Uniti proprio a San Francisco dove cercheremo di muovere i prossimi passi.
Con un Premio così importante, per giunta ricevuto nel luogo dove visse l’inventore della radio, Guglielmo Marconi, quali saranno le vostre prossime mosse, quali sono i vostri progetti per il futuro?
Il prossimo obiettivo è sviluppare una rete di contatti a San Francisco e non solo. Bisognerà andare a caccia di investimenti e sfruttare al meglio un mercato come quello americano nel quale i contenuti audio user generated trovano ampio spazio in tutti quei dispositivi che sfruttano connessioni ad internet.
Quali sono gli ingredienti che secondo te fanno di Spreaker un fenomeno della rete di successo?
Una chiave di successo è di sicuro l’ampio margine di utilizzo della piattaforma e la possibilità di aggregare pensieri, idee, passioni e informazione. Ultimamente Spreaker sta riscuotendo un certo successo nell’ambito dell’informazione dal basso: abbiamo vari esempi di utenti che raccontano esperienze di vita e di ribellioni in Libya ad esempio, cosi come ancora più recente è il racconto su Spreaker delle manifestazioni del fenomeno spagnolo No Les Votes (letteralmente non votateli) che sta spopolando in Spagna in vista delle prossime elezioni. Tutti ingredienti che partono dal basso e che hanno cambiato il modo di fare informazione e comunicazione.
C’è spazio, secondo te, in Italia, per progetti come Spreaker?”
Ci sono tanti progetti che valgono e che stanno trovando il loro meritato successo sia in Italia che all’estero. Credo che in questo paese ci sia una buona fertilità di idee e di ingegno ma spesso una sterilità di mezzi che impedisce ad alcuni progetti di decollare. L’esodo dei giovani italiani è di sicuro un chiaro esempio di come viene percepita la situazione lavorativa in Italia anche in termini di progetti innovativi. Diciamo che questo paese deve essere svecchiato, da tutti i punti di vista.
Opinione che è assolutamente condivisibile, corretta e oggettiva, mi permetto di aggiungere. Spreaker è l’esempio che progetti che hanno alla base delle idee interessanti, possono riuscire, pur con tutte difficoltà di mezzi, come ricordava proprio Tonia Maffeo. Proprio in questi giorni Francesco Baschieri si recherà in California, San Francisco, da dove proviene ormai un traffico e un interesse per Spreaker di una certa rilevanza, allo scopo di creare network di contatti, ma soprattutto allo scopo di raccogliere capitali per fare in modo che Spreaker possa soddisfare la domanda di servizi di radio online, fenomeno molto forte negli Usa.
Ci auguriamo che questa missione negli Usa possa riuscire nella maniera più positiva possibile. E comunque da quelle parti operazioni come queste sono la normalità, mentre da noi ancora non è così. E su questo si dovrebbe riflettere, anzi, investire di più!