Spring Breakers – Una vacanza da sballo di H. Korine

Creato il 04 marzo 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il lato oscuro degli adolescenti americani

Influenzato dalla tv, anche il mondo cinematografico, sta cambiando il modo di raccontare l’universo adolescenziale. Spring Breakers – una vacanza da sballo – presentato alla mostra del cinema di Venezia, si appresta ad invadere le sale cinematografiche dal prossimo 7 Marzo, non con poche polemiche. Diretto da Harmony Korine e con una carrellata di giovani star hollywoodiane, Spring Breakers non è la classica commedia americana ed ora vi spiego il perché.
E’ tempo di vacanze primaverili per quattro adolescenti annoiate dalla scuola e dalla vita. Sprovviste di decenza e provviste di pistole ad acqua, rapinano un ristorante per pagarsi la Florida, le spiagge assolate, i festini alcolici ed il sesso bulimico. Sorprese da una retata della polizia, finiscono in carcere con solo i loro bikini. Abiti a cui è sensibile Alien, rapper e gangster dal fiato corto e i denti di metallo. Faith, la più introversa tra loro, turbata dalle parole del ragazzo, decide di salire sul primo bus e di infilare la strada di casa. Qualche giorno e una pallottola dopo, la seguirà anche Cotty. In Florida resteranno soltanto Britt e Candy che, impugnate armi vere, seguiranno Alien alla deriva.
È indubbiamente il break di primavera l’intervallo più atteso dagli studenti americani. Se in inverno gradiscono il focolare domestico, in primavera si trasferiscono sulle spiagge della Florida. In quella pausa, dove scuola e cervello si interrompono, Harmony Korine coglie le sue giovani protagoniste. Selena Gomez, Vanessa Hudgens, Ashely Benson e Rachel Korine, vestite di un solo bikini dai colori improbabili, sono il ritratto della gioventù moderna. Con la voglia di osare e di apparire, le protagoniste dimenticano qualsiasi senso del pudore e del “politicamente corretto”, per vivere al limite. Le 4 spring breakers infatti, seppur con qualche forzatura, sono la fotografia della nostra generazione: l’inutilità di una gioventù troppo giovane per stare al comando e troppo vecchia per pensare solo a divertirsi. Il regista quindi, percependo questo insano cambiamento nella vita e nelle abitudini dei giovani d’oggi, impreziosisce il film con tutto quello che piace al pubblico: una vicenda semplice ma al limite dell’assurdo, sesso, droga e sparatorie. La presenta poi di attrici molto giovani ma di gran talento, famose soprattutto per le loro apparizioni in molte serie tv patinate dedicate ai teen-ager, fa capire come anche la classica brava ragazza ha un lato oscuro “della forza”. Se poi a questa miscela aggiungiamo un superbo James Franco che continua a rivelarsi un attore poliedrico e di ottimi gusti cinematografici, Spring Breakers si candida per diventare uno dei film più anti convenzionali della stagione.
C’è una nota di demerito però che forse, farà diventare questo film, almeno qui in Italia, un prodotto commerciale quando di commerciale ha ben poco. La presenza delle giovani attrici, almeno a quanto si legge dai commenti sul web, sta creando una vera e propria isteria tra i giovanissimi. Sperare di vedere una Selena Gomez o una AShely Benson in un ruolo del tutto inedito, per il classico dodicenne italiano sarà un vero e proprio colpo cuore. Perché Spring Breakers potrà avere anche un’atmosfera modaiola, cool, e una colonna sonora degna di una festa da sballo, ma sotto questo strato di finta perfezione c’è dell’altro. La pellicola di Harmony Korine è sicuramente è un lungo racconto abbastanza spregiudicato, sul lato oscuro della gioventù moderna. Peccato che non tutti, dai trailer ingannevoli, abbiamo colto questa piccola differenza.

di Carlo Lanna




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