Spunti di riflessione e di dibattito per un possibile SENSO DELLA VITA

Da Spiritualrationality

Da una prima cellula fecondata si sviluppa un individuo. Insieme alla crescita fisica, attraverso le sofferenze, le gioie, le delusioni, gli errori e gli esempi delle vita dei nostri conoscenti si formano man mano la conoscenza e la coscienza. Le esperienze, incidono sulla formazione psicologica in proporzione alla loro profondità. Per questo le grandi sofferenze e le grandi gioie sono estremamente importanti per la crescita psichica di ogni individuo. Le vicissitudini della vita scolpiscono nostro essere e lo modellano. Questo processo può raggiungere risultati migliori se compreso e assecondato. Se qualcuno crescesse senza incontrare alcun problema, anche se fisicamente adulto, psichicamente sarebbe puerile.
In Esistenza, analisi, coscienza, conoscenza abbiamo visto come l’”Essere Universale” si “propone” e “sottopone” all’analisi di se stesso e dei principi attraverso la puntualizzazione della specializzazione, il gioco, la proposizione e la contrapposizione delle parti e dei ruoli degli “esseri viventi”. Come in un grande puzzle tutti i pezzi concorrono a formare l’insieme. Tutti i vissuti accumulano coscienza e conoscenza universale.
In questa prospettiva tutto sembra avere importanza e un suo senso: sia le esperienze gioiose e soddisfacenti che le peggiori sofferenze: sia le scelte “spirituali” e mistiche, sia le più comuni, banali, ludiche o edonistiche. Persino aberrazioni come i campi di sterminio hanno posto nella costruzione e formazione della coscienza e della conoscenza e, conseguentemente, per l’individuazione di principi e fondamenti morali universali.
Sulla superfice terrestre non ci sarebbero vallate, strapiombi, burroni, abissi e panorami stupendi se non ci fossero le colline e le montagne: tutto concorre a formare l’incanto del nostro pianeta.
Le religioni hanno cercato e cercano di offrire un senso alla sofferenza e al male ricorrendo, in vari modi, a conseguenze di fantomatiche colpe dei singoli o del genere umano e/o a forze negative in contrasto con le forze positive in un dualismo profondo, che accompagna ogni aspetto della vita, difficile da gestire senza ricorrere a paradossi logici insanabili.
Il pensiero filosofico registra le incongruenze delle religioni su questi aspetti, ma non sembra che abbia trovato delle risposte ai problemi posti dalla sofferenza e dal “male”.
La presente proposta avrebbe il merito di prospettare nuove strade in grado di offrire risposte più soddisfacenti e logiche.
L’evoluzione che constatiamo in natura e nello sviluppo fisico e psichico delle persone, sarebbe più profonda e radicalmente più significativa nell’ambito psichico del Panpsichismo e, attraverso e dopo le esperienze, liete, positive o spesso traumatiche, porterebbe al conseguimento della coscienza e conoscenza sempre più generale e profonda fino al superamento delle sofferenze e delle negatività.
Per  Fichte dialettico è lo sviluppo dell’Io che procede attraverso tre momenti: uno positivo (tesi), uno negativo di opposizione (antitesi), e uno di conciliazione degli opposti tramite limitazione (sintesi). Possiamo ricorrere a una semplificazione simile per descrivere l’Essere nella sua evoluzione logica: a) esistenza, b) analisi, esperienza, coscienza e conoscenza, c) essere cosciente e conoscente.
Ovviamente il tempo, la successione e la molteplicità degli aspetti e dei momenti dello sviluppo e la generale distinzione e pluralità della “realtà” sarebbero solo dovute alla limitatezza del nostro punto di osservazione incapace di cogliere contemporaneamente e globalmente la complessità, profondità e unitarietà della realtà dell’Essere.

Correlati:

La “realtà”

La specializzazione

Panpsichismo

Unicità e molteplicità della “Realtà”

Certezze e priorità dello Psichismo

Esistenza, analisi, coscienza, conoscenza


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :