Spunti di viaggio: Saragozza, una parte della Spagna da scoprire

Creato il 07 dicembre 2013 da Signoradeifiltriblog @signoradeifiltr

Non esistono solo le grandi città da conoscere. Ci sono realtà che non hanno niente da invidiare anche alle capitali.

Barcellona, Madrid e Siviglia attraggono ogni anno la stragrande maggioranza dei visitatori del Paese, ma le attrattive della penisola iberica non si esauriscono in queste pur interessantissime città, perché ci sono altre regioni e città meno note al turismo di massa.

Saragozza, l’antica Cesaraugusta fondata dai romani nel 14 a.c. nello stesso luogo dell’originaria Salduie (un insediamento iberico fortificato vicino al fiume Ebro), è una città dalla grande tradizione storica, artistica e culturale.

Essa fu il fulcro diffusore della cultura romana, dalla quale si latinizzò gran parte del territorio iberico.

A partire dall’anno 714 fu sotto il dominio mussulmano e nel 1018 divenne la capitale del primo regno di Taifas indipendente da tutto al-Andalus, rappresentando per un intero secolo l’approdo ideale per quanti cercassero asilo e il rifugio desiderato da intellettuali e scienziati, dove l’arte e la cultura brillarono come non mai.

L’era cristiana ebbe invece inizio nell’anno 1118, quando la città venne riconquistata da re Alfonso I d’Aragona; i vari monarchi che la governarono in quel periodo di tempo la ingrandirono, le concessero privilegi ed un livello di libertà inusuale nell’Europa feudale di allora. Nel Medioevo Saragozza fu lacapitale del regno d’Aragona, che comprendeva gran parte della Spagna ed anche territori francesi ed italiani.

Durante il Rinascimento la città, chiamata “l’abbondante”, conobbe un grande apogeo, ma è nel XVIII secolo (a cui appartiene il pittore aragonese Goya) che Saragozza raggiunse uno straordinario sviluppo nella scienza, nell’arte e nella cultura e che diventò uno dei punti chiave dell’illuminismo spagnolo. La città rafforzò anche il proprio dominio commerciale e divenne pioniera nel processo di modernizzazione della Spagna, la quale le ha permesso di consolidare nei secoli la promettente posizione centrale che la storia, l’economia e la geografia le assegnarono come capitale della valle dell’Ebro.

Le varie culture e dominazioni succedutesi nel tempo le hanno conferito un carattere eterogeneo, cosmopolita ed accogliente, ricco di molteplici influenze rintracciabili in tutti gli aspetti della vita e della tradizione cittadina, dalla storia all’arte della gastronomia.

Saragozza è collegata con voli direttamente a Madrid e a tutte le altre destinazioni spagnole e anche linee regolari di autobus la congiungono al resto della nazione. Inoltre, Ryanair collega direttamente Bergamo e Roma alla città.

Saragozza, situata a meno di 200km di distanza dalla montagna, tra Madrid e Toledo, è anche il punto di partenza ideale sia per una vacanza itinerante (Fly & Drive) sia per le vacanze sui Pirenei all’insegna degli sport invernali e per il relax nelle riserve naturali.

Le bellezze storico-artistiche di cui è ricca la città sono molteplici, a cominciare dal centro storico, che conserva ancora la struttura ottagonale dell’urbanesimo romano, con il cardo e il decumano ed altre vestigia di Cesaraugusta (come i resti delle mura, il teatro romano, parte del porto fluviale e le terme).

L’Aljaferìa, attuale sede delle Corti Aragonesi, il parlamento regionale della comunità autonoma d’Aragona,è, invece, un meraviglioso palazzo arabo, il meglio conservato in Occidente ed è stato dichiarato dall’Unesco “patrimonio dell’Umanità”. Nel periodo dell’inquisizione spagnola fu anche adibito a tribunale. Vi si possono ammirare la mosche con il minareto, la sala del trono, i giardini interni e la Torre del Trovador.

La cattedrale di San Salvador, nella quale si fondono con armonia diversi stili artistici dal romantico al neoclassico, è il capolavoro del gotico locale e insieme a numerose altre chiese vanta delle bellissime decorazioni in tipico stile mudejar, in mattoni e piastrelle.

Fu costruita nel XIV secolo proprio sopra un vecchio tempio romanico. Qualcuno definisce questa cattedrale più bella di quella Del Pilar. Vi si fondono anche elementi in stile Mudéjar. Anche qui vi sono degli affreschi di Goya e Bayeu nella cupola barocca. La chiesa è nota anche per il Museo dei Tappeti dove si trovano esposti preziosi tappetti fiamminghi e francesi che risalgono al XV°, XVI° e XVII° secolo.

La Basilica di Nostra Signora del Pilar, una delle più geniali realizzazioni dell’arte barocca e neoclassica, meta di pellegrinaggi e fulcro della cristianità nazionale e internazionale, costituisce una delle tappe dell’itinerario mariano tra i santuari del Lordes, Torreciudad e, appunto, Il Pilar. La Basilica è stata costruita nel 1681, ed è circondata da 4 torri e 11 cupole ed ospita al suo interno degli importanti dipinti di Goya e di Bayeau. C’è una leggenda che lega la Cattedrale alla Madonna. Si narra, infatti, che nel primo secolo apparve sulla cima del pilastro (el pilar, appunto) in favore dell’apostolo San Giacomo. Questo pilastro, chiaramente, è motivo di grande pellegrinaggio.

Vicino alla chiesa si trova il Museo del Pilar, nel quale sono conservati i gioielli utilizzati per adornare la statua Pilar.

La Lonja, invece, era l’antica Borsa del mercato cittadino, il posto più importante dove si contrattavano i prodotti che venivano scambiati. E’ un grande palazzo rinascimentale ed è il primo monumento del Rinascimento in tutta la regione che venne edificato nel 1540: Oggi viene utilizzato soprattutto per organizzare eventi e manifestazioni culturali.

L’attività congressuale a Saragozza è assicurata dall’auditorium – Palazzo dei Congressi. L’evoluzione in questo genere di attività è culminata nel 1998, quando si sono celebrati 224 avvenimenti che hanno fatto registrare l’affluenza nel capoluogo aragonese di circa 70.000 persone, generando un’ importante ripercussione sull’economia della città.

L’intenzione è di proseguire con impegno anche in questo settore perché Saragozza continui a crescere come città dei congressi, sia a livello nazionale che internazionale.

La capacità ricettiva della città e molto alta con strutture di diverse categorie. La gastronomia aragonese è molto antica e prestigiosa, le sue radici affondano nella tradizione borbonica napoletana e italiana e Saragozza, meta ambita per l’ozio e le specialità culinarie, si è anche meritata l’appellativo di “città di tapas”, grazie allo svolgimento del concorso annuale di tapas (i tipici stuzzichini spagnoli) realizzato dall’Associazione di Caffè e Bar cittadina.

L’artigianato tipico di Saragozza è basato sulla lavorazione della ceramica: molti, infatti, sono i laboratori artistici presenti nel capoluogo e soprattutto a Muel, la famosa cittadina dei dintorni, nella quale vecchi e giovani ceramisti perpetuano quest’antica tradizione artigianale.

Liliana Comandé

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Di Liliana Comandè. Non esistono solo le grandi città da conoscere. Ci sono realtà che non hanno niente da invidiare anche alle capitali. Barcellona, Madrid e Siviglia attraggono ogni anno la ...

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