Regia: Paul FeigInterpreti: Melissa McCarthy, Jude Law, Jason Statham, Rose Byrne
Trama:Susan Cooper è una analista della CIA e lavora duramente dietro le missioni più pericolose condotte dall'Agenzia. Quando il suo partner muore in missione si offre volontaria per infiltrarsi sotto copertura per contrastare la figlia di un commerciante d'armi russo, decisa a vendere al miglior offerente una bomba nucleare. Quando qualche tempo fa ho parlato dell'orrendo (per me ovviamente, ad altri è piaciuto tantissimo) "Cattivi vicini", mi lamentavo del fatto di non riuscire più a vedere al cinema qualcosa di davvero divertente. Avete presente quelle belle risate che scaturiscono dalla pancia e ti fanno venire le lacrime agli occhi?Bene, una cosa del genere al cinema non mi capitava da un po'.E non era solo un problema nazionale (come si sa, salvo rarissime eccezioni da queste parti il cinema italiano è un pochino bistrattato)....insomma, se l'italica commedia era gravemente malata, pure quella americana non stava tanto bene. E poi, quando non ci speravo quasi più, ecco il miracolo, arrivato sotto forma di un regista e di un'attrice che, sinceramente, fino ad ora conoscevo davvero poco.
Ovvero la coppia Feig-McCarthy. Lei l'avevo vista soltanto nel dimenticabile "Io sono tu" (o "Io sono te" o qualcosa del genere..). Insieme sono responsabili del, pare divertentissimo, "Le amiche della sposa" (non l'ho ancora visto porca miseria), e, prossimamente, di un remake tutto al femminile di "Ghostbuster" che francamente mi lascia parecchio perplessa.
E fanno il botto.
Perché Feig, anche sceneggiatore, confezionerà si un filmettino la cui trama è davvero poca cosa, e pure già sentita in giro, ma da vita anche ad una delle commedie più divertenti degli ultimi anni.
In "Spy" infatti, evviva evviva, si ride davvero un sacco.
Feig sfotte alla grandissima appunto, il mondo delle superspie alla James Bond e prende pure un po' a calci nel sedere il machismo imperante in un certo cinema hollywoodiano.
Protagonista assoluta è, appunto, Melissa McCarthy. Su di lei Feig cuce l'intero film e la signora non delude. Meno eccessiva rispetto a "Io so tu" qui la McCarthy si dimostra comica di razza. La sua Susan Cooper, anche se l'apparenza potrebbe far pensare il contrario, è la perfetta spia della nuova era, nonostante una pericolosa tendenza a stramazzare a terra. Ma il film funziona, anzi fa ridere fino alle lacrime, grazie anche, e forse soprattutto, ad una serie di coprotagonisti di gran razza e in grandissimo spolvero.
Jude Law, tornato decisamente molto affascinante (seppur decisamente stempiato) è una sorta di 007 supermegaspia un po' vanitoso e con qualche attacco di allergia di troppo. La bellissima Rose Byrne dimostra un insospettabile talento comico ed è una spassosissima e glaciale cattivona ona ona...ma la vera sorpresa è lui, Jason Statham.
Il caro Jasone, a cui da queste parti vogliamo sempre più bene, ci fa vedere il suo "lato oscuro", ovvero un senso dell'umorismo e un'autoironia non comune. Nei panni di una superspia non proprio furbissima, si prende in giro sfottendo tutti i granitici personaggi del cinema action da lui interpretati, davvero divertentissimo.
Insomma "Spy" è la vera sorpresa di questa afosissima estate, fa talmente ridere da far passare in secondo piano persino la solita parodia dell'italiano porcellone, e si candida a diventare, da queste parti, la migliore commedia dell'anno.