Durata: 120'
La trama (con parole mie): Susan Cooper, corpulenta ed impacciata specialista della CIA diplomatasi in accademia come agente segreto con il massimo dei voti e rifugiatasi poi dietro una scrivania con il ruolo di assistente per il pressochè infallibile Bradley Fine, si ritrova di colpo al centro dell'azione quando lo stesso Fine perde la vita in azione e Susan si offre, per onorarne la memoria, di indagare a proposito dell'organizzazione dietro il complotto che è costato la vita alla sua metà lavorativa.Affiancata al rude e decisamente sopra le righe Ford, che non la vede di buon'occhio, la Cooper riuscirà a trovare il suo spazio anche sul campo, mostrando abilità che nessuno avrebbe sospettato, e che potrebbero portarla non solo alla risoluzione del caso, ma anche e soprattutto ad una nuova carriera da operativa.
I blockbuster senza alcuna pretesa, specie se realizzati con una certa ironia ed un piglio pane e salame, sono di fatto l'unica cosa che il sottoscritto finisce per chiedere all'estate in termini cinematografici: con l'autunno ed il freddo ancora lontani, approcciare Classici o titoli d'Autore sotto la cappa del caldone o durante le vacanze non è consigliabile, e prodotti come sono stati Jurassic World o Terminator Genisys, passando per San Andreas e questo Spy hanno reso giustizia alla stagione estiva di questo duemilaquindici.Il lavoro di Paul Feig, seppur non strabiliandomi come è accaduto per alcuni colleghi qui nella blogosfera è stato un ottimo riempitivo vacanziero reso godibile e spassoso più che grazie all'azione o alla trama, alla presenza di una straripante Melissa McCarthy - che, al contrario di Rebel Wilson, nel ruolo della oversize casinista e simpatica sta a pennello - spalleggiata da un Jude Law tornato "ripulito" dopo i recenti Black sea e Dom Hemingway ed un Jason Statham pronto a prendersi e prendere per il culo il ruolo dell'action hero tutto d'un pezzo - divertentissimi i momenti in cui l'agente Ford, neanche l'avessero fatto apposta, propone aneddoti a dir poco improbabili sulle sue imprese -.Non mancano, dunque, momenti da risate piene da commedia pura - la doppia gag dei tovaglioli per lavarsi le mani al ristorante - in grado di portare sulle spalle da soli l'intera pellicola, alla quale avrei volentieri tolto una mezzora di minutaggio - ma per quale motivo non sono più di moda i cari, vecchi film da novanta minuti secchi, soprattutto per questo tipo di prodotti? - e risparmiato i ralenti nelle parti action, inutili a mio parere all'economia del lavoro finito.Ad ogni modo, l'operato del mestierante Feig - che aveva già diretto la McCarthy in Corpi da reato - è più che discreto, l'atmosfera fracassona e senza pretese, il ritmo tutto sommato sostenuto, esempio di quello che avrebbe voluto essere l'obbrobrio che si è invece rivelato il pacchiano Mortdecai: e tra una città e l'altra, un'uscita stilosa di Jude Law ed una sbracata della stessa McCarthy o di Statham, si viaggia in gran scioltezza verso un finale che, pur essendo chiuso, strizza l'occhio ad un eventuale sequel che, a giudicare dalle prime settimane di incassi, non appare neppure così improbabile.Per conto mio, se con la prossima estate dovesse ripresentarsi Susan Cooper con le sue improbabili identità di copertura, lo stile arrembante, la personalità divenuta decisa e, chissà, magari anche i suoi "valletti" Law e Statham, non sarei affatto dispiaciuto, pur essendo ben conscio di non essere certo di fronte al film dell'anno: in fondo, i popcorn movies servono proprio a distendere il cervello quando lo stesso finisce per essere concentrato solo ed esclusivamente sul momento in cui si spiaggerà assieme al resto del corpo di fronte al mare, quasi come se la quotidianità, il lavoro e la routine non esistessero, o a immaginare di non dover più tornare a quella stessa quotidianità.Un pò come passare da dietro una scrivania ad inseguimenti mozzafiato da spia provetta.E poco importa se invece di gadget fantascientifici alla James Bond dovremo accontentarci di finti rimedi per le emorroidi.
MrFord
"I'm a spy in the house of love
I know the dream, that you're dreamin' of
I know the word that you long to hear
I know your deepest, secret fear
I know your deepest, secret fear
I know your deepest, secret fear
I'm a spy, I can see
what you do
and I know."The Doors - "The spy" -