Primo capitolo delle "Squadre" di Corbucci-Amendola (Mario), per chi scrive il migliore con "Squadra Antitruffa" (1977). Inutile dilungarsi per puntualizzare cose che sanno anche i sassi, qui abbiamo a che fare con il maresciallo Nico Giraldi detto Er Pirata e non con Marazzi Sergio detto Er Monnezza, anzi il film in questione uscì prima del cult lenziano, dati alla mano, "Squadra Antiscippo" Visto Censura n.68028 del 10/03/1976 e "Il Trucido e lo Sbirro" Visto Censura n.69002 del 27/08/1976. Ciò non toglie che questa prima incarnazione del personaggio protagonista di una filiera di undici film dal 1976 al 1985, ricordi, con le dovute differenze, sia chiaro, il Rambo de "Il Giustiziere Sfida La Città" (1975) di Umberto Lenzi.
Certo il Nico Giraldi di "Squadra Antiscippo" già presenta in nuce i germi del personaggio che poi si vedrà nel resto delle "squadre", in "Assassinio Sul Tevere" e nei "delitti", tuttavia l'impalcatura poliziesca sembra occupare più spazio rispetto alla commedia; non c'è Bombolo/Venticello mentre i collaboratori storici di Giraldi cominciano a fare capolino sullo schermo, Massimo Vanni/Gargiulo a parte (qui interpretato da Raf Luca).
Ottimo cinema popolare, nel senso migliore del termine, che non spreca pellicola, anzi, gli ottantotto minuti del metraggio vanno via lisci come una pinta di Carling Gold, con scippi, inseguimenti, pestaggi e il faccione sornione di Jack Palance a dare quadratura al tutto (sempre grande, il vecchio Jack, magnifico quando soffia anelli di fumo mentre fa giustiziare un infame). Macro citazione dal "Serpico" di Sidney Lumet, presente sia in locandina che"fisicamente" come nome di battesimo der sorcio de Giraldi e tanti volti dell'amato bis nazionale, da Franco Garofalo a Marcello Martana,Vincenzo Crocitti, Benito Stefanelli, John P. Dulaney, pure Jack La Cayenne che non rinuncia ad esibirsi in sala da ballo, fino a Toni Ucci, nel ruolo di Grottaferrata, il ladro che insulta via telefono il maresciallo Giraldi, parterre attoriale che funge da collante tra le battute sarcastiche e gli inseguimenti spettacolari condotti dalla O.A.C (Organizzazione Acrobatica Cinematografica).
Ancora godibile, non c'è che dire, con un Milian più misurato ma sempre sugli scudi, cosa che non gli preclude la possibilità di uscirsene con scene cultuali come tutta la sequenza in discoteca, con la povera Maria Rosaria Omaggio inconsapevole complice della piazzata di Giraldi che per darsi un tono si finge pappone con mignotta a seguito, cominciando a insultarla e a maltrattarla di fronte a tutti, con tanto di scarpata finale a mò di commiato e la Omaggio che sembra davvero soggiogata dall'attore cubano; cultissimo, irresistibile, puro distillato del Milian touch settantesco, che, non contento, sfodera pure una memorabile battuta al Chiappetta (Angelo Pellegrino, altro volto bis avvistato in millanta produzioni, ancora attivo se non sbaglio) vistosa checca da disco-dance, che si becca un "A Chiappè, su 'sta fava nun se scureggia" da olimpo immediato.
Consigliatissimo questo "Squadra Antiscippo", anche se i detrattori potranno ribadire che "visto uno, visti tutti"; può essere, certo. Al solito i gusti sono gusti, tuttavia la filiera dei film di Corbucci Bruno è fulgida testimonianza di un cinema probabilmente oramai morto e sepolto per sempre, prova ne è l'orrendo remake vanziniano di qualche anno fa, televisivo ed inutile, segno dell'irriproducibilità del prototipo, tanto semplice quanto riuscitissimo nella sua dimensione "popolare". Mi pare ci sia pure il "nostro" Hal Yamanouchi nel gruppo di giapponesi a cui vengono scippate le valigie mentre guardano il culo del grassone, e pure Giovanni Cianfriglia e Quinto Gambi, in altre sequenze, non accreditati. Montaggio di Daniele Alabiso, fotografia di Nino Celeste e musiche di Guido e Maurizio De Angelis. Ahò, buona visione.
In chiusura, alcune perle gentilmente offerte da Nico Er Pirata:
Giraldi: Arbitro a cornutaccio! ma che non ha visto? era 'n rigore grande come na casa!
Giraldi: Attenzione Attenzione, messaggio speciale per il ladro Lando Rossi, detto grottaferata, dal maresciallo Giraldi. Prega che il portafoglio nun se perda, perché sennò finisci nella merda.
Maria Rosaria Omaggio: Ma tu lo parli l'inglese?
Giraldi: Sì, lo parlo ma nun lo capisco
Gargiulo: E mo c'aggia fa?
Nico Giraldi: E mo te lo dico io eh. Devi prenne un quaderno e scrive cento vorte: so 'n testa de cazzo, so 'n testa de cazzo, so 'n testa de cazzo, e in bella calligrafia così 'o capiscono tutti.
Giraldi: Alzati e cammina stronzo.
Baronetto (Guido Mannari): Ao ma chi è?
Giraldi: So Sant'Antonio del Friùli, er protettore dei paraculi
Giraldi: Bada che se te becco 'n arta volta pe te so piselli da evacuare.
Ladro: E vor dì?
Giraldi: Che so cazzi da caga!
Tifoso: M'hanno fregato er portafoglio porca puttana!
Mignotta: Ahò! T'hanno fregato er portafoglio e te la piji con me?
Giraldi: Tu dovresti avè diciott'anni precisi.
Scippatore: Come fa a sapello?
Giraldi: Perché c'è er fijo de 'n amico mio che ce ne ha 9 ed è mezzo scemo.
Chiappetta: Se vuoi esse carino potremmo da uscì 'nsieme una sera io e te
Giraldi: A chiappè, su sta fava nun se scureggia.
Belushi