Sri Lanka, una bella sorpresa: sette ragioni per visitare l’isola

Creato il 12 febbraio 2014 da Nonsoloturisti @viaggiatori

Dopo aver trascorso due settimane in Sri Lanka, non mi stupisce per niente che la guida Lonely Planet l’abbia inserita tra le migliori destinazioni del 2013. Intitolando l’articolo “Serenity returns to Serendib”, la guida spiega quanto sia variegata l’esperienza di viaggio che possono fare coloro che si recano su quest’isola martoriata da 26 anni di guerra civile, terminata soltanto nel 2009.

Il nome Serendib è solo uno dei tanti che, nel corso dei secoli, sono stati dati all’isola. Furono infatti i mercanti musulmani a chiamarla Serendib, che in arabo significa “isola dei gioielli” e dal cui nome deriva il termine inglese “serendipity”, che indica la possibilità di scoprire cose belle per puro caso. I coloni olandesi la battezzarono invece Ceylan, che per gli inglesi divenne Ceylon. Solo nel 1972 il nome cambiò da Ceylon a Sri Lanka, fatto che portò un po’ di confusione all’estero, ma non in patria nella quale la popolazione ha sempre chiamato la propria terra “lanka”, che, molto banalmente, si traduce con il termine isola.

Per me resta sicuramente l’isola “serendipity”, ovvero della bella sorpresa inaspettata. Io infatti non mi aspettavo così tanto da quest’isola che ospita un numero molto ampio di patrimoni, sia a livello architettonico che a livello naturalistico. In Sri Lanka è infatti possibile trovare testimonianze vivissime di una civiltà millenaria, ricca com’è di antichi templi e fortezze che emergono dalla verde della rigogliosa vegetazione. È pero un’isola in cui anche la natura si manifesta in tutto il suo splendore: montagne, colline, pianure e fiumi ricoprono tutta la zone centrale, mentre bianche e selvagge spiagge ne fanno da cornice.

Quello che però vorrei fare è darvi i miei personalissimi buoni motivi per andare in Sri Lanka, lista che non ha la presunzione di essere completa visto che in quindici giorni non è possibile vedere tutto, ma che può già dare un’idea di massima.

Vi consiglio di andare in Sri Lanka per…

…per passare qualche giorno nella zona delle piantagioni di tè, tra Nuwara Elya ed Ella. Il verde acceso delle piante del tè dona colori sgargianti ad un paesaggio già di per sé affascinante. Inoltre qui è possibile visitare una delle tante aziende produttrici, scoprendo quindi tutti i processi di lavorazione e avendo anche la possibilità di una degustazione finale.

…per rimanere a bocca aperta a Polonnaruwa dove si trova il Gal Vihara (“Tempio della Roccia”), con tre gigantesche statue del Buddha scolpite in un unico blocco di roccia, oppure a Sigirya, un’antica fortezza costruita in cima ad un blocco roccioso alto 200 metri che si staglia nel mezzo di una zona pianeggiante di foreste tropicali.

…per visitare alcuni dei luoghi più venerati dal mondo buddista, come ad esempio il Dalada Maligawa, il tempio di Kandy in cui è custodito uno dei denti del Buddha e l’albero della Bodhi, ovvero l’albero sotto il quale si dice che Siddhartha, meditando, raggiunse il nirvana e che si trovava ad Anuradhapura, prima capitale dello Sri Lanka.

…per trascorrere una giornata in un centro ayurvedico facendo un giro tra i sfarzosi giardini in cui vengono  coltivate le più svariate spezie e piante e per scoprirne tutte le proprietà medicali. Per coloro che amano prendersi cura del proprio corpo o che semplicemente sono in cerca di relax, qui è anche possibile soggiornare per più giorni sottoponendosi a diversi tipi di trattamento.

…per visitare Fort Galle, ovvero la parte vecchia della città di Galle protetta da un’alta fortificazione, nella quale evidenti sono i segni della colonizzazione portoghese e poi olandese. Trascorrendo una giornata qui ci si trova catapultati in un’atmosfera completamente diversa da quella che si respira in tutte le altre città dell’isola: qui sembra che il tempo si sia fermato ai tempi della colonizzazione.

…per visitare il Tempio d’oro di Dambulla, un tempio ricavato dalla roccia composto da cinque diverse grotte nelle quali si contano ben 153 statue del Buddha, di cui quella più celebre è quella del Buddha sdraiato di 14 metri ricavato direttamente dalla roccia.

Ed infine dovete andare in Sri Lanka per le sue spiagge che, in alcuni punti, conservano ancora un carattere selvaggio e incontaminato, e per il suo mare che ha reso quest’isola una delle nuove mecche per i surfisti.


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