Un regalino dalla Redazione di Speleologia, ecco la copertina del prossimo numero, appena stampato e in via di spedizione ai Soci…
La rubrica “Approfondimenti” condurrà alla scoperta di un inusuale reticolo carsico – vecchio di ben 35 milioni di anni! – che si sviluppa a due passi dal centro storico di Verona. Con infinita pazienza, gli speleologi locali hanno raccolto osservazioni e catalogato campioni fino a ricostruire un complesso puzzle che racconta la storia evolutiva di un carso antichissimo…
Un metaforico balzo geografico, ed eccoci atterrare ad Addaura, poco fuori Palermo, dove la grotta Caprara regala uno spettacolo di speleotemi e una varietà di ambienti stupefacenti. Un video e una spettacolare fotogallery sull’estensione web dicono più di mille parole!
Due contributi ambientati negli anni Cinquanta e Sessanta conducono il Lombardia, rispettivamente nelle grotte di Cunardo (VA) e Guglielmo (Monte Palanzone – CO). In una speleologia fatta ancora da attrezzature non specificatamente progettate e documentata da immagini con polvere di magnesio, è stata realizzata una significativa giunzione speleosubacquea e sono state poste le basi per l’organizzazione dell’attuale CNSAS.
La rubrica “Speleologie” conduce a Pinarbasi, in Turchia, nell’incantevole scenario del Küre Mountains National Park. Questa infatti è la location scelta dal Team La Salle come ambientazione del Third International Meeting of Cave Photographers. Inutile dire che l’iniziativa è stata un autentico successo!
Per completare in bellezza, proprio come una ciliegina sulla torta, il lettore gusterà tutto d’un fiato un originale e brillantissimo lavoro di Giovanni Badino sulle sorgenti carsiche del Po. Perché il corso d’acqua che bagna Chioggia dovrebbe più propriamente chiamarsi Piedi Umidi…? E perché il nome più corretto di Pianura Padana dovrebbe essere Piediumidia…? Lo scoprirete solo leggendo!
E una parte on line davvero interessante e spettacolare!
http://www.speleologiassi.it/