Staccata l’acqua a 14 suore in un convento della Carità di piazza Castello a Marigliano. Alle religiose è stato contestato di non avere pagato una bolletta a dir poco salata che loro stesse hanno contestato tramite avvocato . “I rubinetti sono ‘chiusi'” per questo da circa venti giorni.
La Gori, secondo le prime ricostruzioni, ha agito senza preavviso: si è introdotta all’interno del monastero e ha staccato il contatore senza che nessuna suora se ne fosse resa conto perché le autoclavi avevano continuato a garantire l’acqua dai rubinetti fino a quando non è finita e i motori dei serbatoi si sono praticamente bruciati. Nel frattempo le suore di piazza Castello per sopperire quantomeno alle prime necessità, hanno incaricato un idraulico di collegarsi al pozzo privato del giardino del castello.
Il liquido di cui beneficiano sarebbe non potabile e non utile per ogni esigenza. La suora più anziana del convento ha 99 anni ed è tra le tante a rischio data l’età. L’unica speranza è, non solo di cercare di trovare una giusta soluzione al più presto, ma anche che il comune di Marigliano vari un’ordinanza che intimi la Gori a non sospendere mai più un bene di prima necessità.