Nome scientifico Stackys della famiglia delle Labitae, origine zone temperate di Europa e Asia. Il genere Stachys comprende 300 specie di piante erbacee, resistenti e meno resistenti; quelle solitamente coltivate sono perenni. I fiori, raccolti in spighe, hanno una corolla bilabiata e le foglie sono spesso lanuginose.
Le piante di Stachys si coltivano in piena terra per bordure e aiuole, le specie più basse come tappezzanti. Il terreno deve essere preferibilmente fertile, concimato con 50 kg/mq di sostanza organica ben matura, anche se tollerano terreni poco fertili. Distanziare le piante di 20-40 cm tra loro secondo la dimensione. In primavera-estate, ogni 15-20 giorni, aggiungere all'acqua di irrigazione 15 g di concime complesso per decalitro. In autunno tagliare i fusti rasoterra.
Esposizione
Le Stachys preferiscono la mezz'ombra, tuttavia si sviluppano discretamente anche se esposte al pieno sole.
Temperatura
Pur trattandosi di piante adatte alle zone a clima mite, possono essere piantate anche nelle zone a inverno freddo ma in luoghi riparati dal vento.
Annaffiatura
Per le Stachys è richiesto un suolo ben irrigato.
Toelettatura
Eliminare le spighe sfiorite e le foglie ingiallite o danneggiate.
Moltiplicazione
La semina si effettua in primavera in una composta da semi e appena le piantine sono maneggiabili si trapiantano in contenitori, con un terriccio a base di torba e sabbia in parti uguali, e, nella primavera del secondo anno, si mettono a dimora. E' possibile anche la divisione dei cespi in autunno o all'inizio della primavera, ripiantando le parti direttamente a dimora.
Malattie e parassiti
Con umidità eccessiva può svilupparsi un fungo del genere Botrytis, nonchè un marciume alle foglie: trattare le piante con fungicidi. Alcune larve possono rodere le foglie: effettuare trattamenti con insetticidi.
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