Staff di Obama … a tutto spam

Creato il 26 maggio 2012 da Maria Carla Canta @mcc43_

WordPress ha un fittissimo filtro antispam, ma  stavolta ha allargato le maglie. Ha  classificato come  “commento” anzichè come unsolicited commercial email,  quanto segue:

”I was recommended this web site by my cousin. I am no
longer sure whether or not this put up is written by him as no
one else recognise such targeted approximately my trouble.
You are incredible! Thanks!”

Non credo di saper tradurre con impeccabile esattezza questo esempio di contorto idioma americano, ma si comprende facilmente che la scrivente, fingendosi consigliata da un cugino ed entusiasta del post COLTAN, Business e schiavitù intende semplicemente diffondere il sito  http://www.barackobama.com/ al quale il suo indirizzo email è collegato.

Materiale pubblicitario della campagna per la rielezione di Obama, non un” commento” al mio post. Ci augureremmo tutti, credo, di constatare un pizzico di impegno in più per differenziare un presidente da un qualsiasi prodotto di consumo propagandabile a mezzo spam.

Fra le parole-chiave del loro  software evidentemente è elencata  “Congo” e agganciato l’articolo dove ricordavo la  rapina delle major internazionali sulle ricchezze di quel disgraziato paese, con le conseguenze tragiche che ha sulla pace nella regione e sulla vita delle persone.
Si poteva, allora,  citare  la legge sulle transazioni finanziarie – votata a luglio del 2008 sotto la presidenza di George Bush – nella quale una norma impone  alle aziende americane di rendere pubbliche le iniziative per assicurare che i loro cellulari, laptop, apparecchiature diagnostiche, ecc.  non contengano “conflict minerals” congolesi. Ovvero coltan, tantalio e altro, forniti dai gruppi guerriglieri che da due decenni ormai seminano la morte e la miseria nel Congo orientale.
Una buona campagna elettorale, non una superficiale propaganda,  avrebbe potuto aggiungere perlomeno una vaga promessa “Obama nel suo secondo mandato intende far applicare CONCRETAMENTE  questa legge e,  allo scopo, stabilire onerose sanzioni per le aziende inadempienti.

Purtroppo la popolazione del Congo non ha una lobby a Washington e nemmeno a Hollywood, pertanto  i suoi interessi non compaiono nel programma del presidente che è, sì, in conflitto  con le grandi industrie tecnologiche del suo paese, ma solamente a livello verbale.
Nemmeno l’altro candidato temo abbia a cuore le sorti dei congolesi,  ma per par condicio pubblico  anche l’indirizzo
del sito web di

MITT ROMNEY  http://www.mittromney.com/

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I sondaggi Gallup sulle intenzioni di voto al momento rivelano quasi un testa a testa. Pericoloso per Obama. Nessun  presidente sotto il 50% di gradimento a ridosso della consultazione è stato rieletto. Tranne George Bush jr., ma lì ci furono la Florida e lo zampino del fratello governatore.

Vinca quello che riuscirà ad essere  il meno peggio, povera America. E poveri noi.