Regia: Jerome SableInterpreti: Meat Loaf, Allie MacDonald, Douglas Smith, Minnie Driver
Trama: Kylie Swanson, protagonista del musical "The Haunting of the Opera", viene uccisa nel backstage dopo lo spettacolo la sera della prima. Sono trascorsi 10 anni ed i suoi figli fanno i cuochi in un campeggio estivo dove si allestiscono musical. Camilla, la femmina, ha sogni di gloria, vorrebbe recitare e cantare, suo fratello Bobby no, anzi, è apertamente ostile a quel mondo. Proprio in occasione del 10 anniversario, lo spettacolo scelto da produttore e regista è il revival di "The Haunting of the Opera". Camilla deciderà di fare l'audizione..ma qualcun'altro sarà il vero protagonista....
Da brava cinefila, salvo rare eccezioni, da queste parti non vedrete mai un "rape and revenge" o spazzatura simile, ammetto di guardare un pò di tutto. Diciamo che, verso il cinema, ho un pò lo stesso atteggiamento tenuto nei confronti del cibo, assaggio, poi giudico.Il musical horror però era un genere che ancora mi mancava.
Tra di loro infatti si aggira un delizioso serial killer metallaro, che dimostra anche un notevole talento con la chitarra elettrica. ...e non pensate mi riferisca a qualche perverso tipo di tortura. Seppur il nostro si dimostri infatti piuttosto creativo nell'esecuzione del rituale massacro, in questo caso intendo proprio talento musicale, sotto forma di uno spassosissimo assolo di chitarra, giusto un attimino prima di rivelare la sua vera identità.
Jerome Sable, regista e sceneggiatore della pellicola, rischia prendendo due elementi pericolosissimi, il musical per l'appunto, io lo amo molto ma basta niente a farlo scivolare nella noia più totale, e l'horror/slasher che Dio solo sa quante schifezze ha partorito negli ultimi anni, e mettendoli insieme nello stesso film.
Poteva venirne fuori una porcheria incommentabile. Invece, sorpresa sorpresa, è venuto fuori una cosuccia che, da queste parti, è piaciuta assai.
Senza gridare al miracolo nè osannare Sable come il nuovo Dio dell'horror, posso dire sicuramente che "Stage Fright" funziona in tutti i suoi aspetti.
I numeri musicali sono piacevoli e non appesantiscono per nulla la vicenda, tra l'altro molto intelligentemente di scarsa durata. La parte horror poi pur non facendo certamente morire dalla paura ha parecchi momenti splatter azzeccati e, se si ama il genere, risulta essere parecchio divertente.
Insomma, "Stage Fright" è un film intelligente e ben confezionato. Avrebbe fatto la sua figura in mezzo al putridume estivo ma nulla di fatto, e, disgraziatamente, pare destinato a restare inedito.
Peccato, secondo me meriterebbe di più di tante schifezze uscite di recente.