Ho sempre paura, prima di guardare un film horror. Non perché mi diano realmente i brividi. Né è passato di tempo da quando una pellicola mi ha fatto venire la strizza. Ho paura perché negli ultimi tempi capita solo di vedere o delle ciofeche totali o delle mezze ciofeche. Quest’ultima categoria è la peggiore. Se mi guardo 1303 – 3D che è una merdaccia assoluta, a fine visione sono contento per aver assistito a qualcosa di davvero atroce. Se invece vedo solo un filmetto mediocre, come capita ormai troppo spesso, sento di aver solo perso del tempo per niente. Quando capita di trovare un horrorino magari non eccezionale, ma valido, rimango proprio sorpreso. Stage Fright non farà gridare al miracolo, né farà gridare dalla paura, eppure per una volta sono arrivato a fine visione decisamente e piacevolmente soddisfatto. Per quanti difetti possa avere e per quanto possa rientrare a pieno diritto nella categoria dei B-movies, se non in quella degli Z-movies, Stage Fright ha dalla sua parte alcuni elementi che lo elevano a piccolo miracolo all’interno del panorama horror attuale. Tali elementi non riguardano tanto la parte più thriller e più spaventosa. L’intreccio “orrorifico” è parecchio prevedibile e la tensione non è che sia proprio alle stelle per tutta la durata del film.
Una trama piuttosto classica che mischia traumi famigliari del passato con la tematica della rappresentazione teatrale. Tanta roba messa sul menù e non tutti i piatti serviti sono gustosissimi. A far scorrere la visione veloce, senza intoppi e senza fare innervosire come capita molto spesso con gli horror contemporanei è la citata dose di ironia sempre presente, dall’inizio alla fine. Tra canzoni gaie, accenni hard-rock e qualche momento splatter nemmeno da poco, Stage Fright è un filmetto low-budget girato senza troppe pretese e in cui come attoroni celebri si segnalano giusto le (modeste) comparsate di Minnie Driver e del cantante Meat Loaf.
Alla fine, nonostante i suoi limiti, il film riesce laddove altre produzioni de paura (teoricamente) più blasonate falliscono: ovvero fare il suo porco dovere di intrattenimento estivo. Merce sempre più rara negli horrorini in circolazione oggi. Sarà forse merito della componenteeee muuuuuuuusicaaaaaaaal? Io credo proprio di sìììììììììììì! (voto 6,5/10)