Speciale QUEI FAVOLOSI ANNI 90
1991-92 MILAN DOMINATORE ASSOLUTO : INIZIA L’ERA CAPELLO
Sono in molti a pensare che il Milan sia alla fine di un ciclo dopo l’addio di Sacchi e l’innesto di Fabio Capello in panchina. Mai previsione fu più sbagliata. I rossoneri dominano il campionato 1991-92 restando in testa alla classifica in 33 delle 34 giornate e soprattutto rimanendo imbattuti nell’arco di tutta la stagione.
Quella che sembrava una squadra ormai appagata dopo i tanti successi ottenuti negli anni precedenti, si rivela un autentica macchina da gol capace di vincere lo scudetto con largo anticipo. Impenetrabile in difesa (davanti a Rossi un quartetto come Costacurta, Baresi, Tassotti e Maldini) ermetica a centrocampo (il giovane Albertini a far compagnia alle stelle olandesi Gullit-Rijkaard) e devastante in attacco con il rinato Van Basten autore di 25 reti.
Soltanto la Juventus con il ritorno di Trapattoni in panchina e un Roberto Baggio ormai maturo a grandi livelli cerca di contrastare i rossoneri ma cala alla distanza così come il primo Napoli orfano di Maradona, allenato da un ottimo Ranieri e guidato dalla coppia Careca-Zola, ma incapace di tenere l’impressionante passo milanista, soprattutto dopo lo scontro diretto del 5 Gennaio perso 5-0.
Nella partita di ritorno del 10 maggio il Milan è campione d’Italia per la dodicesima volta espugnando il San Paolo. Disastrosa invece l’Inter di Orrico: i nerazzurri chiuderanno ottavi e fuori dalle coppe europee dopo un anno tribolato e ricco di polemiche interne, mentre i campioni in carica della Sampdoria sono distratti dagli impegni europei andando ad un passo dal sogno perdendo una storica finale ai supplementari con il Barcellona. Molto bene il Torino di Mondonico, terzo posto in campionato e sconfitta in finale di Coppa Uefa contro l’Ajax.
Sorpresa assoluta il neopromosso Foggia di Zeman: i rossoneri chiudono al nono posto mostrando un calcio offensivo e spettacolare in giro per l’Italia mietendo vittime a destra e sinistra con un gioco spumeggiante e rimanendo sempre largamente lontani dalla zona retrocessione, nella quale rimangono impelagate Bari, Verona, Cremonese e Ascoli.
Tra i marcatori, oltre ai già citati Van Basten, Careca e Baggio, da segnalare i 16 gol del foggiano Baiano, e i 13 di Batistuta al suo primo campionato italiano. In Coppa Italia il Parma di Scala conferma quanto di buono mostrato l’anno precedente conquistando una storica vittoria ai danni della Juventus.