Stagione ’95-’96 – Il Milan di Weah (by Simone Clara)

Creato il 08 marzo 2013 da Simo785

SPECIALE QUEI FAVOLOSI ANNI ’90

STAGIONE ’95-’96

Il campionato di Serie A 1995-96 si apre con una curiosa novità: da questa stagione infatti scompare la numerazione classica dall’1 all’11 cedendo al posto ad una numerazione fissa con annessi nomi dei giocatori sulle maglie. E’ un campionato che vede subito protagoniste Milan e Juventus.

I rossoneri,dopo un anno negativo, ritornano a lottare per il vertice potendo contare anche sulle prestazioni di Roberto Baggio e George Weah. Il Divin Codino non disputerà una delle sue migliori stagioni frenato da problemi fisici, mentre il centravanti liberiano sarà il vero trascinatore in campo. I bianconeri campioni in carica iniziano bene, ma dopo la sconfitta nello scontro diretto a San Siro calano dedicandosi più alla Champions League. Ed è cosi che emerge una nuova antagonista per il Milan, la Fiorentina di Batistuta. Grazie ad i gol del bomber argentino e ad una formazione solida guidata da Ranieri i viola tengono testa ai rossoneri chiudendo il girone di andata a meno uno dalla vetta e a più tre sul Parma.

Per gli emiliani si tratta di un campionato che delude le attese. In estate Tanzi compie il capolavoro portando a Parma la stella del Barcellona Hristo Stoichkov. Ma il campione bulgaro, in vistoso calo atletico, non sarà mai decisivo e non riuscirà quasi mai a duettare con Gianfranco Zola autore dell’ennesima grande stagione.

In compenso, si mette in luce un giovanissimo Gigi Buffon che esordisce diciassettenne contro il Milan in una partita che terminerà zero a zero grazie alle sue prime parate. Nel girone di ritorno il Milan prende il largo. I rossoneri dominano staccando Fiorentina e Juventus conquistando il tricolore il 28 aprile 1995 proprio contro i viola a San Siro. Chiude terza in compagnia della Fiorentina la Lazio di Zeman: per i biancocelesti ennesima stagione chiusa con il miglior attacco e con il capocannoniere Signori (24 reti) ma anche con il rammarico per non essere stati quasi mai in lotta per lo scudetto.

Delude l’Inter; esonerato Bianchi, arriva Roy Hodgson che porterà i nerazzurri in Uefa assieme a Parma e Roma. Nei nerazzurri esordisce un giovane Javier Zanetti, ma è Roberto Carlos il vero colpo di mercato. Il suo atteggiamento in campo, considerato troppo offensivo per Hodgson, porterà però il brasiliano ad una clamorosa cessione pochi mesi più tardi; di lì a poco diventerà uno dei terzini più forti della storia.

Da segnalare anche lo splendido campionato del neopromosso Vicenza di Guidolin che chiude in nona posizione dopo 16 anni in cadetteria. In coda, insieme a Padova, Cremonese e Torino, retrocede il Bari. I pugliesi hanno dalla loro il capocannoniere del campionato Igor Protti (24 reti come Signori) ma non basterà per evitare la B.

Si salva invece il Napoli di Boskov, che in estate ha dovuto ridimensionare i suoi obiettivi colpito da una gravissima crisi societaria e costretto a cedere i suoi prezzi pregiati.

Tra i marcatori, oltre ai già citati Signori, Protti e Batistuta, esplode Enrico Chiesa autore di 22 reti e di una formidabile coppia gol con Mancini per una Sampdoria soltanto ottava.

Nelle coppe europee, la Juventus riscatta il secondo posto in campionato vincendo la seconda Coppa Campioni della sua storia battendo in finale l’Ajax ai calci di rigore. Trascinati da Lippi in panchina, dall’eterno Vialli e dalla giovane stella Del Piero in campo i bianconeri trionfano meritatamente contro i campioni in carica. In Coppa Uefa le italiane deludono: Inter e Lazio escono subito, Roma e Milan non vanno oltre i quarti di finale.

In Coppa Italia vittoria meritata della Fiorentina, Batistuta segna otto gol mettendo la firma sia in semifinale contro l’Inter che nella doppia finale contro l’Atalanta regalando un trofeo a Firenze che mancava da 21 anni.


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