Ecco la trama:
Nel 1942 i cieli del pianeta non sono sicuri. Astronavi aliene provenienti da Marte si apprestano a invadere la Terra. Solo un uomo tenterà di contrastare l'invasione marziana, un uomo d'acciaio: Iosif Vissarionovič Džugašvili, conosciuto al mondo come Stalin.
Ebbene sì, Stalin contro gli alieni. Il gioco è stato sviluppato dai tre team di programmatori ucraino-russi di BWF, Dreamlore e N-game, probabilmente dopo una scorpacciata di peyote che ne ha causato un'overdose da mescalina.
Ovviamente ho scaricato subito la demo, quindi sono in grado di farne una brevissima recensione:
Il titolo ha una lampante impostazione arcade. Non è prevista la costruzione di edifici, ma solo la raccolta di bonus, rinforzi e add-on in seguito all'eliminazione dei nemici (qualcosa di simile a World in Conflict, ma estremamente più primitivo). Per giocare si ha bisogno solo del mouse, che permette di svolgere tutte le semplici azioni previste grazie alla pressione dei tasti destro e sinistro.
Dal punto di vista grafico Stalin Vs. Martians è coloratissimo e molto semplice, il motore grafico è antiquato e ricorda i primi Command & Conquer. Gli alieni contro cui dovremo combattere sono piuttosto vari e spaziano da minuscoli mostriciattoli colorati a mastonditici bestioni verdi capaci di sputare un raggio mortale dalla bocca. Peccato che l'intelligenza artificiale del nemico sia troppo rudimentale, e ciò riduce l'esperienza videoludica a una sparatoria senza criterio in cui vince chi schiera più unità.
Il sonoro rispecchia alla perfezione la natura trash del titolo: niente musiche epiche per sottolineare i momenti clou delle battaglie, accantonate a favore di un martellante e fuori luogo sottofondo dance/pop.
Una nota a parte merita il filmato promozionale diffuso dagli sviluppatori, che mostra un inedito Stalin in versione Tony Manero che si scatena ballando sulle note della colonna sonora del gioco. Potete trovarlo QUI, e ve ne consiglio caldamente la visione.
In conclusione, Stalin Vs. Martians è un titolo estremamente rudimentale, che delude sotto quasi tutti i punti di vista. Comunque non mi sento di bocciarlo in toto: come voto gli do un bel 5 risicato, ma solo per l'originalità e per il fatto che vedere Stalin ballare non è proprio una cosa di tutti i giorni...