Nel mio girovagare tra le montagne ho incontrato vari mammiferi: cervi, camosci, caprioli... ma mai uno stambecco e, forse anche per via del libro, me lo sono sempre immaginato diverso dagli altri animali, più intelligente, coraggioso e scaltro.
Sabato scorso, con Michele siamo andati a fotografarli in Val Gerola, e alla vista del primo esemplare (una femmina gravida) ho avuto un fremito, pensando alle emozioni che quel libro mi diede da ragazzo.
Eravamo nella Bocchetta di Trona e scorgiamo la femmina dietro un grande masso alla nostra sinistra che con calma scende e passandoci davanti risale sul pendio alla nostra destra.
Che spettacolo ! Quest'incontro da solo valeva tutta la fatica fatta per arrivare fin lì.
Dopo una ventina di minuti, intravediamo una coppia di maschi, salire verso la bocchetta. Allora ci appostiamo e in silenzio attendiamo che si avvicinino.
Non eravamo soli, c'era una coppia (lui fotografa e lei aspetta) gli avevamo incontrati lungo il sentiero, nei pressi del Rifugio Benigni, e gentilmente ci avevano indicato la Bocchetta come luogo ideale per fotografare dei maschi adulti.
Al che, il tizio, incomincia a scendere e ad avvicinarsi alla coppia di maschi continuando a scattare col rischio di farli scappare....
Io e Michele ci guardiamo con gli occhi già iniettati di sangue.
La stupidità del soggetto si era già rivelata poco prima quando, bello bello, salta su e dice rivolto a Michele: - ma quello è un 300 mm 2.8 ? -
- Si ! - risponde Michele, e lui: - non capisco quelli che spendono tutti quei soldi per un 300 2.8 quando per molto meno possono comprarsi un 300 4.6 che è la stessa cosa - (???!!!)
Fortunatamente la natura è più forte della stupidità e i due maschi attirati dall'odore della femmina continuano a salire e ci passano proprio davanti per raggiungerla.
Scattiamo come dei pazzi, quasi mezza SD l'ho fiammata in quel momento. Ormai la coppia di maschi è vicino la femmina e i due incominciano a schermirsi pronti a scornarsi.
Sono pronto con il dito sul pulsante e con l'occhio incollato al mirino aspetto che i due si alzino sulle zampe anteriori e incrocino le loro lunghe corna... stanno per abbassarsi e...... nell'inquadratura entra il demente con la sua cazzo di D60 e si piazza tra me e i due animali, incominciando a scattare....
INCREDIBILE... ci guardiamo e ormai l'embolo è partito... scattiamo in piedi e incominciamo ad insultare l'idiota... la moglie (ancora in attesa) ha capito quello che è successo e ci guarda in silenzio con un espressione rassegnata, evidentemente è consapevole dell'imbecillità del consorte, il quale non si gira neanche e continua a scattare come in preda ad un raptus.
Prendiamo gli zaini... siamo troppo incazzati e conoscendo Michele è meglio se ce ne andiamo...
In ogni caso alcuni scatti sono accettabili e ritornando verso il Rifugio incrociamo di nuovo uno dei due maschi e qualche posa degna di nota riusciamo a farla.
La bellezza di questi animali è pari solo a quella dell'ambiente in cui vivono. La Val Gerola è un territorio splendido e vale proprio la pena di visitarlo. GS