Un cervo sulla strada per Firenze. Lei osserva suo padre mentre è notte e dorme davanti a Santa Croce con quella visione che gli anima il sonno. Di mattina un neonato guarda la tv. Una vita carica di bugie. Lucciole a Milano, che sono uno sballo, ma si tratta di un trucco. Alla Scala ordina una Traviata, preludio all’Atto III e il maestro esegue.È di nuovo notte e di nuovo l’ incubo: la medusa aerea è sopra i suoi figli che si avvinghiano ai tentacoli pendenti e salgono, salgono verso l’alto lasciando lui e Angela sgomenti e disperati. Mezza verità rubata dai muri sussurrati e la nebbia elusa in uno scatolone dentro una notte torinese: li rivede picciliddri carichi di sincerità. Il pranzo disertato e la morte, la solitudine, una brutta bestia! il fallimento e la perdita intuiti nella stessa foto obliterata per errore: la realtà lo ha quasi ucciso ma ha riunito tutti attorno ad un letto d’ospedale.Matteo, quante volte te l’ho detto: quando nascono i figli, la prima volta che si ci tagliano le unghie, ci devi fare stringere i soldi in mano, così crescono forti e fortunati.Ma lui credeva che figli fossero felici, invece i suoi sacrifici non erano serviti a niente: né i suoi, né quelli di Angela.Torno a casa mia cara: ho camminato assai, è stato un viaggio importante e i nostri figli, i nostri figli stanno tutti bene e anche loro ti salutano e ti mandano tanti baci.Lucia ImmordinoQuadro di Caterina Guttuso
Un cervo sulla strada per Firenze. Lei osserva suo padre mentre è notte e dorme davanti a Santa Croce con quella visione che gli anima il sonno. Di mattina un neonato guarda la tv. Una vita carica di bugie. Lucciole a Milano, che sono uno sballo, ma si tratta di un trucco. Alla Scala ordina una Traviata, preludio all’Atto III e il maestro esegue.È di nuovo notte e di nuovo l’ incubo: la medusa aerea è sopra i suoi figli che si avvinghiano ai tentacoli pendenti e salgono, salgono verso l’alto lasciando lui e Angela sgomenti e disperati. Mezza verità rubata dai muri sussurrati e la nebbia elusa in uno scatolone dentro una notte torinese: li rivede picciliddri carichi di sincerità. Il pranzo disertato e la morte, la solitudine, una brutta bestia! il fallimento e la perdita intuiti nella stessa foto obliterata per errore: la realtà lo ha quasi ucciso ma ha riunito tutti attorno ad un letto d’ospedale.Matteo, quante volte te l’ho detto: quando nascono i figli, la prima volta che si ci tagliano le unghie, ci devi fare stringere i soldi in mano, così crescono forti e fortunati.Ma lui credeva che figli fossero felici, invece i suoi sacrifici non erano serviti a niente: né i suoi, né quelli di Angela.Torno a casa mia cara: ho camminato assai, è stato un viaggio importante e i nostri figli, i nostri figli stanno tutti bene e anche loro ti salutano e ti mandano tanti baci.Lucia ImmordinoQuadro di Caterina Guttuso
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