Stanno tutti bene

Creato il 28 marzo 2011 da Alesan
La riforma della giustizia potrebbe passare da Forum, la nota trasmissione TV di Canale 5 che, come ogni piccola particella di esercito che si rispetti, deve assolutamente difendere il lavoro della nomenclatura. Che poi il lavoro sia stato svolto è un altro discorso, importante è raccontarlo a massaie e pensionati distratti dalle beghe legali armonizzate dalla coinvolgente comicità di Bruno Sacchi. Potremmo anche stabilire di mandare un attore che interpreti Silvio Berlusconi ai vari processi che lo riguardano, con copioni già scritti e decisioni già prese. Potrebbe essere una buona legge. Quasi non potevo credere alla segnalazione dal blog di Mike che invece ho trovato in più angoli del web, dal noto Metilparaben fino a siti più istituzionali e che conferma un certo non so che di sarcastico nei confronti dell'italico amministrare democrazia e libertà. Una democrazia è forte quando ha media liberi, recita lo slogan che mette in bella evidenza il sorriso a 74 denti di Berlusconi, quasi alludendo che da noi ci sia un conflitto di interessi con conseguente carenza di libertà di stampa e democrazia. Ma va, la libertà non manca... la libertà di raccontare cazzate è più viva che mai.
E' di oggi una mail che viaggia alla velocità della luce e segnala il caso di Forum, come dicevo, da cui magari passerà la riforma della giustizia ma nel frattempo cura la pulizia dell'immagine del governo che ormai sbanda un giorno sì ed uno no. Nella solita commedietta messa in piedi di fronte alla corte che fu di Santi Licheri, appare un certa Marina Villa che, spacciandosi per aquliana, esalta il lavoro del governo nel dopo terremoto, parlando di villette con giardino e di come quei pochi rimasti negli hotel siano lì in quanto scansafatiche che vogliono fare i manenuti.
Dice la sopravvissuta al sisma che a L'Aquila si è ricominciato a vivere, che serve ringraziare il premier e il governo. Dice Rita Dalla Chiesa di non dimenticare anche il buon Bertolaso, vero eroe dei due mondi. E giù applausi, standing ovation, cori da stadio. Trecento euro per una pagliacciata televisiva sono il compenso che la signora Villa ha intascato per offendere un territorio, l'intelligenza degli italiani, per una misera propaganda smascherata dagli stessi aquilani e riferito a Mediaset, attraverso il loro assessore alla cultura, Stefania Pezzopane,  la quale ha segnalato che nella trasmissione risultavano... anomalie.
La Dalla Chiesa difende se stessa e la trasmissione, parla di buonafede e dell'impossibilità di scoprire che la signora che avrebbe raccontato questa storia mentiva. Eppure, prima di mandare in onda porcate di questo tipo in barba a chi vive ancora in condizioni precarie, sarebbero necessarie non due, non tre, ma quindici verifiche. Anche cento! Nel frattempo, centinaia di migliaia di persone che hanno assistito a quella puntata non leggeranno questo o altri blog, non accederanno al web, magari non si compreranno nemmeno qualche quotidiano che dia risalto alla farsa. Centinaia di migliaia di persone hanno saputo da un'aquilana doc che tutto è a posto, ci sono le case col garage ed il giardino, la vita è tornata quella di prima. Insomma, a casa, stanno tutti bene.

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