Io non ci vado a vedere Star Wars - Il Risveglio della Forza.
Abbasso i monopòli! Abbasso gli spoiler! Io non mi piego alla massa.
Apprezzabile che cerchi subito di rifarti calando l'asso di briscola: Max Von Sidow illumina immediatamente la scena.
Si capisce subito che i dialoghi sono stati sapientemente scritti da qualche sceneggiatore strappato a suon di dracme alle telenovele argentine. E forse è proprio per questo che dopo tre minuti il buon Max gira i tacchi e se ne va: tornerà nei prossimi episodi? Chissà...
Obbiettivamente pure la trama risente un pochino di questa deriva argentina: gli intrecci familiari sono il filo rosso su cui si basa l'intera saga. Una pippa infinita.
In effetti riesco a comprendere l'omaggio alla razza africana di carnagione scura reso affidando il ruolo estemporaneo di Finn all'abbronzato pomo d'ottone John Boyega; e capisco pure l'omaggio ai manici di scopa effettuato attribuendo il ruolo dell'eroina Rey all'anonima Daisy Ridley.
Trovo altresì corretto consentire ai numerosi vecchietti scritturati di uscire dall'infido recinto degli esodati: come far arrivare altrimenti alla pensione Anthony Daniels (C3PO), Peter Mayhew (Chewbecca), Kenny Baker (R2D2), Carry Fisher (Principessa Leila) e Mark Hamill (Luke Skywalker)? Un radioso ringraziamento, J.J.Abrams!
Ma qualcosa di oscuro resta. E non mi riferisco al lato meno luminoso della Forza.
Come si fa ad affidare a un soggetto con la faccia da fessacchiotto di Oscar Isaac il ruolo di miglior pilota della resistenza, Poe Dameron?
Di più: perché mai delineare la figura del maestro di Kylo Ren, il Leader Supremo Snoke, su quella del Supremo di Dragon Ball? Perché mai rifarsi a Edna degli Incredibili per tratteggiare la figura della saggia e nanerottola Maz Kanata, interpretata dalla splendida Lupita Nyong'o?
Ecco: usare Lupita per mostrare visivamente Maz è una bestemmia contro natura. Oppure un inno agli effetti speciali. O forse tutte e due le cose.
Di sicuro l'unico elemento degno di nota di questo ingenuo fumettone senza baloon è proprio rinvenibile negli effetti 3D.
Io, ahimé, l'ho fatto. Alla fine ci sono cascato. Non ho resistito all'abbraccio della massa: il marketing ha irretito pure me, al dunque.
Condotto con la violenza in una sala cinematografica a vedere un polpettone in 3D privo di storia e con i cattivi sempre ricalcati su figure naziste (prima i Sith, poi l'Impero ed ora il Primo Ordine); con una recitazione al limite dell'approccio amatoriale e delle battute che mi han fatto rimpiangere i fratelli Vanzina.
D'altra parte come movimentare una trama incartata ancora una volta su viaggi alla velocità della luce tra un pianeta di ghiaccio e un pianeta deserto? Con la Morte Nera ormai distrutta, per di più. Non basta laMortona Nerona come trovata, evidentemente.
Mi sono ritrovato obtorto collo a tendere il mio personale contributo a Pippa.
La vita riserva sempre solipsistiche sorprese.
'L'appartenenza che cerchi non è dietro di te, ma davanti a te', dice Maz a Rey.
Titoli di coda.
Buio in sala. E non solo...