Starbucks è pronta a sbarcare in Italia

Creato il 15 ottobre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il fondatore di Starbucks starebbe trattando con Andrea Percassi per portare il famoso marchio anche in Italia. La chiave vincente potrebbe essere la connessione internet.

Starbucks potrebbe arrivare anche in Italia. La notizia è stata diffusa questa mattina dal Corriere della Sera, che ha spiegato come gli accordi commerciali potrebbero addirittura essere firmati entro Natale, consentendo così alla catena di caffetteria americana di aprire i primi punti vendita nel 2016. Secondo quanto riportato dal Corriere, a dirigere le operazioni con il fondatore di Starbucks è Andrea Percassi, presidente dell’Atalanta calcio ma soprattutto imprenditore capace di diffondere grandi marchi nel bel paese, Benetton e Zara due nomi su tutti.

Starbucks è pronta a sbarcare sul mercato italiano.
Photo Credit: marcopako/ Foter/ CC BY-SA

Si tratta di un eventualità con radici più che fondate dunque, e che potrebbe far felice un gran numero di appassionati italiani che fino ad ora hanno potuto gustare le specialità Starbucks solamente all’estero. Infatti, pur avendo più di ventimila sedi sparse in 67 paesi del mondo, per il colosso della caffetteria l’Italia è sempre stata un tabù. Nel nostro paese il caffè non è solo una bevanda, ma un elemento legato alla tradizione e alla storia. Per questo motivo Schultz si è sempre dimostrato prudente sulle possibilità di portare il proprio marchio in Italia e, se alle ragioni di natura storica, si aggiunge il fatto che una bevanda Starbucks viene venduta mediamente con un prezzo di circa tre volte maggiore rispetto al caffè da bar, le perplessità del magnate di Seattle sono presto dette.

Per spazzare via il campo da tutti questi ostacoli, Percassi e Schultz starebbero valutando una strategia ad hoc per catturare il mercato italiano. L’elemento chiave in questo senso è la connessione ad internet, da sempre un neo per il nostro paese. Sfruttando una carenza di questo tipo, il piano commerciale è quello partire aprendo sedi nei centri delle più importanti città, affiancando i prodotti ad una buona connessione wi-fi e spingendo quindi l’acceleratore sulle offerte di tipo digitale. Colmare una lacuna tutta italiana potrebbe dunque essere la chiave per portare una volta per tutte il Frappucino nella patria del caffè.

D.G.

Tags:Andrea Percassi,benetton,corriere della sera,Howard Schultz,starbucks,zara

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