stART Up: Rassegna d’arte e fotografia presso Emmeotto Next Gallery

Da Collettivowsp @collettivowsp

16 giugno – 28 luglio
Rassegna d’arte contemporanea
spazio EMMEOTTO NEXT – Via Margutta 51/a, Roma

Mostra di Chris Rain

Art-Room.project è il progetto artistico di un gruppo di ragazzi che gravitano a vario titolo intorno alla galleria EMMEOTTO e hanno proposto una nuova visione dell’arte contemporanea incentrata sulla sperimentazione, prediligendo forme espressive come video, performance e installazioni. Intento di Art-Room.project è ricercare miscelazioni e polifonie relazionandosi all’arte in modo creativo e sinestetico.

La EMMEOTTO ha accettato questa sfida dirompente ed ha affidato ad Art-Room.project la gestione dello spazio di Emmeotto NEXT.

 Dal 16 giugno e per tutti i giovedì successivi fino al 28 luglio stART-up! proporrà l’avvicendarsi di mostre d’arte ed eventi che spaziano dal teatro alla musica, dalla performance al vjing, sempre con un intento sperimentale e fortemente coinvolgente.

 Prima tappa della rassegna la mostra “L’uomo della folla” di Federico Arcuri, accompagnata dalla performance del trio d’ improvvisazioni elettroacustiche ACRE cha ha musicato per l’occasione, le immagini filmiche del documentario avanguardistico “Berlino, sinfonia di una grande città” di Walter Ruttmann del 1927, posto in dialogo percettivo fra le pitture “sporche” in bianco e nero. Punto di incontro tra Emmeotto e Art-Room.project, Arcuri è l’artista su cui Emmeotto ha sempre creduto fin dai suoi inizi sperimentali, una delle “sette facce” proposte alla galleria da Martina Cavallarin nel 2008. Dopo un’attiva collaborazione con l’associazione Scatola Bianca e un’importante personale al Gaya Art space a Bali (Indonesia), Arcuri è di nuovo a Roma. Lui è L’UOMO DELLA FOLLA (di E.A.Poe) che stavamo cercando. Arcuri ritrae scorci urbani transitori, luoghi di passaggio dove non c’è tempo per osservare i colori, mentre tutto diventa in bianco e nero, labile e sfocata la presenza umana, sospesa nel non-luogo, tra stazioni metro e luoghi d’attesa. Attesa è il titolo della prima serie di lavori di Arcuri (iniziata nel 2008 e non ancora terminata). Noi spettatori ci poniamo nei confronti di questo mondo come un curioso voyeur che si diverte a indovinare la regola universale che sottende alle moltitudini anonime eppure piene di singolarità, elettrizzate dal movimento e dalla frenesia, sospinte da una forza superiore. Immersi nella Sinfonia di una grande città”, ci si perde nell’inseguimento tra Berlino e Barcellona, ascoltando le improvvisazioni elettroacustiche del trio ACRE.

stART-up! Prosegue il 30 giugno nella personale di Chris Rain, pseudonimo di Christian Florian Michel, 26enne romano, espone una serie d’immagini, piccoli frammenti onirici acromi, costruiti con la sola forza della camera oscura. Intraprende la sua carriera da autodidatta, come compositore musicale, prima e scrittore di romanzi. A partire dalla metà del 2000 ha abbracciato un nuovo percorso artistico che collega i suoi racconti alla fotografia visiva, nell’esperimento di rappresentarli. Estrapola immagini visionarie che tendono ad emancipare la fotografia dalla semplice scena rappresentativa della realtà. Il desiderio, l’esplorazione dell’ignoto, l’inquietudine, pervade tutte le sue opere, sensazione esaltata grazie all’uso di tecniche fotografiche tradizionali unite ad esperimenti di chimica, disegno e inchiostri, arte digitale e pittura. I lavori fotografici proposti, diventano raffigurazione espressionista di luoghi nei quali piccoli mondi si accavallano l’uno all’altro in stratificazioni del subconscio dove realtà e finzione si scontrano. Zone fantastiche di confine fra le quali immergersi e restare sospesi in sogni o incubi terrificanti, abissi che l’arista cerca di scoprire e ci propone come il reale funzionamento dell’inconscio in una nuova visione della “sur-realtà”.

 Il 14 luglio sarà la volta della “Mirabolante Esposizione di Metamorfosi” di Daniele Catalli, artista visivo proveniente dal mondo dell’illustrazione e della scenografia, che presenterà per stART-up! un’ installazione site-specific e alcuni disegni su acetati.

Il 28 luglio grande evento di chiusura con dj Ferdandez Manetta accompagnato dalle videoproiezioni degli Oblivious Artefacts.

Non possiamo fare a meno di notare che stART-up! è una rassegna tutta in bianco e nero, essenziale e contrastata come ogni prologo che si rispetti, che inizia a definire i contorni della nostra ricerca artistica.



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