L'Acquedotto Vergine fu voluto da Marco Vipsanio Agrippa, genero dell'imperatore Augusto, che lo inaugurò il 9 giugno del 19 a.C. per rifornire le sue terme nel Campo Marzio. Nel Medioevo lavori più o meno consistenti furono fatti eseguire da papa Adriano I. Il restauro di Adriano consistette probabilmente anche nell'allestimento della nuova fontana terminale subito a monte, la primitiva, piccola fontana di Trevi. Ulteriori restauri furono compiuti da altri papi.
Oggi purtroppo l’acqua dell’ Acquedotto Vergine è stata profondamente inquinata per via di un'urbanizzazione incontrollata. Così l'Aqua Virgo, è ormai utilizzata solo per l'irrigazione e per l'alimentazione di alcune delle più belle fontane romane: quella della Barcaccia a Piazza di Spagna, la Fontana di Trevi e quella dei Fiumi a Piazza Navona.
A seguire, si parlerà della vita di Galileo, raccontata attraverso aneddoti e ricostruzioni storiche. La curiosità di Galileo spazia dalla fisica all’astrologia, la sua fama si accresce e le sue teorie innovative, che riportando il Sole al centro del nostro sistema planetario e non la Terra, come era insegnato sin dai tempi di Aristotele, gli saranno fatali. Si partirà poi, alla volta della Cina, dove agli inizi di aprile, si celebra la festa del Qingming. Quel giorno le famiglie si riuniscono per raggiungere i cimiteri alla periferia delle città, visitare le tombe e commemorare i defunti, sperando nella loro benevolenza e omaggiandoli di simboliche offerte di carta che poi bruciano, poiché credono che in questo modo arrivino nell'aldilà.
E per finire, si viaggerà nelle Ande peruviane, dove è stato realizzato uno dei più grandi progetti di riforestazione mai effettuati prima, che ha interessato la comunità rurale di Porcon, dove 40 mila ettari sono stati coperti di foreste. La foresta ha contribuito in maniera decisiva al miglioramento della qualità di vita della comunità e ha fornito una nuova risorsa: il legno.