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Stasera alle 21,15 su Rai Movie A 30 secondi dalla fine di Andrej Konchalovskij

Creato il 09 maggio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 1995
  • Durata: 111'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Andrej Konchalovskij

A 30 secondi dalla fine (Runaway Train) è un film del 1985 diretto da Andrej Končalovskij, regista sovietico alla sua nona opera. La sceneggiatura è in parte opera anche dello scrittore e attore Edward Bunker, che recita nel film.

Fu presentato in concorso al Festival di Cannes 1986.

Nel carcere penitenziario di massima sicurezza di Stone Heaven, in Alaska, Oscar Mannheimer detto Manny, detenuto ritenuto un eroe e un simbolo dall’intera comunità, progetta la sua evasione dopo essere uscito da anni di cella di isolamento. Alla sua fuga si unisce il giovane Buck, che lo ha aiutato a evadere.

Comincia una difficilissima fuga tra i ghiacci e il freddo insopportabile. Lo spietato direttore del carcere, Ranken, noto per maltrattare i suoi detenuti e avente particolare rancore nei confronti di Manny, si mette sulle loro tracce. I due evasi riescono a raggiungere le ferrovie e salire a bordo di un convoglio in partenza formato da soli 4 locomotori potentissimi e sognano di rifarsi una vita durante la veloce corsa del treno. Essi però sono ignari del fatto che il macchinista è morto e il treno, ormai senza controllo, non può più essere fermato. La folle corsa – alla quale si aggiungerà Sara, giovane ferroviera che era rimasta a dormire su una delle locomotive – si svilupperà in una serie di eventi ricchi di suspense e tensione tra scontri, ponti pericolanti e deragliamenti mancati per un soffio, fino all’ormai inevitabile fine della corsa quando, dopo un feroce corpo a corpo con Ranken che si è calato sul treno da un elicottero, Manny stacca le tre locomotive di coda: in questo modo egli salva la vita a Buck e Sara, ma si avvia verso l’inevitabile disastro assieme a Ranken, da lui ammanettato al locomotore.

Il finale pone spunto per molte riflessioni sulla vita dei detenuti e sulla speranza di redenzione per chi si è macchiato di crimini nella vita. Il film termina con Manny in piedi sopra il locomotore che si prepara ad andare a morire, e prima dei titoli di coda compare la citazione di un dialogo del Riccardo III di William Shakespeare:

« – No beast so fierce but knows some touch of pity.
– But I know none, and therefore am no beast. »

« – Non c’è bestia che sia tanto feroce da non conoscere almeno un briciolo di pietà.
– Ma io non la conosco, perciò non sono bestia. »

Prima apparizione cinematografica dell’attore Danny Trejo, che diede lezioni di boxe a Eric Roberts e compare come pugile durante un incontro all’interno del carcere proprio contro Eric.

Riconoscimenti
1986 – Premio Oscar
Nomination Miglior attore protagonista a Jon Voight
Nomination Miglior attore non protagonista a Eric Roberts
Nomination Miglior montaggio a Henry Richardson
1986 – Golden Globe
Miglior attore in un film drammatico a Jon Voight
Nomination Miglior film drammatico
Nomination Miglior attore non protagonista a Eric Roberts

Ecco il trailer:



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