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Stasera alle 22,40 su La7 Fuga di mezzanotte di Alan Parker

Creato il 28 luglio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 1977
  • Durata: 121'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Gran Bretagna
  • Regia: Alan Parker

Fuga di mezzanotte (Midnight Express) è un film del 1978 diretto da Alan Parker.

“Brutale evocazione dell’universo carcerario in Turchia”, la pellicola narra la storia realmente accaduta dello studente universitario Billy Hayes, arrestato all’aeroporto di Istanbul per possesso di hashish, condannato inizialmente a quattro anni di reclusione e in seguito all’ergastolo nel carcere di Sagmacilar.

Prodotto da Alan Marshall e David Puttnam, tratto dall’omonima autobiografia di Hayes, adattata per il grande schermo da Oliver Stone, il film venne acclamato per le sue scene di forte realismo e di notevole impatto emotivo, distinguendosi da subito come uno dei thriller più notevoli degli anni settanta e consacrando il talento registico di Alan Parker. Venne presentato in concorso al 31º Festival di Cannes e ricevette sei candidature ai Premi Oscar 1979, aggiudicandosi due statuette per la sceneggiatura di Stone e la colonna sonora di Giorgio Moroder. Molto apprezzata fu anche l’interpretazione dell’attore Brad Davis, premiato con un Golden Globe per il miglior attore debuttante: per il giovane interprete il premio significò l’ascesa fra le maggiori star del momento. Nonostante gli apprezzamenti di critica e pubblico – tanto da diventare negli anni un film culto – Fuga di mezzanotte ricevette opinioni contrastanti in merito alla sua poca fedeltà al libro di Hayes, in particolare per come vennero raffigurate le guardie turche.

La scelta del cast fu particolarmente accurata: per aumentare l’impatto col pubblico e rendere il film più credibile possibile, il regista preferì scritturare attori poco conosciuti piuttosto che grandi stelle. Per interpretare il ruolo del protagonista inizialmente furono presi in considerazione Richard Gere e John Travolta, poi la parte fu affidata a Brad Davis, che era noto all’epoca per la partecipazione ad alcune serie televisive di quegli anni, ma non aveva ancora recitato in nessun ruolo importante, e a differenza degli altri Davis dava una sensazione di vulnerabilità che secondo i produttori era una caratteristica utile al personaggio.

Per interpretare la parte della spia Rifki, Parker aveva pensato subito ad un personaggio con gli occhi chiari, lo cercò inizialmente in Germania, poi la scelta cadde su Paolo Bonacelli; così fece il provino, leggendo le battute in inglese con un accento straniero, convinse il regista, e dopo dieci giorni l’attore era a Londra a provare il trucco. La caratterizzazione del personaggio non fu complicata: «Non c’era un grande studio psicologico – ricorda l’attore – Rifki, questo era il suo soprannome, era una spia, uno spacciatore. Un tipo sporco e cattivo. Tutto qui. Mi preoccupava di più dover recitare in inglese con qualche battuta in turco.»

Il cast comprende interpreti provenienti da molti paesi diversi, e tutti di prim’ordine: oltre a Bonacelli, furono scritturati a Roma anche Franco Diogene e Gigi Ballista, nei rispettivi panni dell’avvocato Yesil e del Giudice. Oltre poi ad attori greci, armeni e maltesi (che interpretavano i turchi), furono impiegati attori statunitensi, quali Randy Quaid, Irene Miracle, Bo Hopkins e Paul L. Smith (nei panni del feroce secondino Hamidou – accreditato come Paul Smith), e inglesi, come John Hurt, il quale sembra che abbia accettato il ruolo senza preoccuparsi di conoscere a fondo il copione (quindi presumibilmente improvvisò spesso sul set), e per calarsi nel personaggio evitò di lavarsi per giorni, tanto che molti collaboratori ed attori evitarono di avvicinarglisi durante le riprese a causa del forte odore. Per questo ruolo l’attore venne candidato all’Oscar, lo stesso Billy Hayes disse che la sua caratterizzazione del personaggio era sorprendentemente simile al detenuto su cui è ispirato.

Alan Parker aveva intenzione di raffigurare un ritratto di un carcere mai visto prima, scrisse una lettera al cast e al resto della troupe prima di incominciare le riprese, dove li avvertiva dell’impegno e della difficoltà che si prevedevano per la lavorazione del film, che non sarebbe stato semplice, e che era sua intenzione creare un film molto violento e non solo una storia di prigionia impostata da celle claustrofobiche, ma molto di più. Un carcere del quale è difficile esprimersi a parole, mirava a colpire e scuotere il pubblico, quasi al punto di renderli increduli.

Le riprese, iniziate nel settembre del 1977, durarono 53 giorni, con 6 giorni di lavoro alla settimana, lo stesso Parker dichiarò che Fuga di mezzanotte fu il film più impegnativo ed estenuante della sua carriera.

Poiché fu vietato di girare in Turchia, fu cercato altrove un luogo adatto per le riprese, furono quindi condotti sopralluoghi a Creta, Cipro, Francia, Israele, Italia (in particolare in Sicilia), Spagna e Malta, fu scelta quest’ultima, il film venne quasi interamente girato lì, il set della prigione fu ricreato nel Forte Sant’Elmo, situato nella capitale La Valletta. La sequenza iniziale all’aeroporto venne anch’essa girata a Malta, difatti si tratta dell’Aeroporto Internazionale del paese. Altre scene vennero addirittura girate in Grecia. Servivano però delle brevi sequenze che raffigurassero Istanbul, così fu inviata una troupe sul luogo per registrare alcune scene (che sono quelle che si vedono all’inizio del film) con il pretesto di girare uno spot pubblicitario.

Durante le riprese, Brad Davis era sempre molto disponibile, ma chiuso e appartato, tanto che non legò neanche con gli altri attori, neppure con i connazionali. Prima di iniziare a girare si preparava sempre usando tecniche di concentrazione, compreso lo Yoga. Il momento forse più impegnativo per l’attore fu quello in cui il suo personaggio, Hayes, lotta con Rifki, strappandogli infine la lingua con un morso. La scena fu attentamente curata per una resa di maggior impatto possibile: difatti la lingua che Davis sputa in aria è autentica, si tratta di quella d’un maiale. La sequenza fu così reale che sconvolse molti dei presenti sulla scena, che si allontanarono perfino dal set. Non furono usate controfigure, fatta eccezione per la caduta iniziale di Rifki sul letto a castello; ricordò a proposito Bonacelli (il quale rammenta con molto piacere il personaggio da lui interpretato nel film): «Abbiamo provato una domenica intera e poi abbiamo girato in due giorni, con più macchine da presa. È stato divertente massacrarci. Un gioco. Anche se alla fine lui mi strappava la lingua con un morso.»

Fuga di mezzanotte venne girato con un aspect ratio di 1,85:1 in formato 35 millimetri con il processo cinematografico Spherical.

 



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