Pulse, Mediaset Italia 2, ore 21,10.
Quando – erano i primi anni Duemila – si remakizzavano in Occidente i film di paura giapponesi che avevano ridisegnato, con le loro storie fantasmatiche e di passaggi tra vita e morte, il panorama dell’horror. Pulse nasce lì, col titolo di Kairo, per opera di Kiyoshi Kurosawa (no, non parente), destinato poi a diventare un regista di rispetto al di fuori anche del cinema di genere. Questa è ovviamente la versione americana, più convenzionale ma non così trascurabile, anche perché alla sceneggiatura c’è un nome grosso come Wes Craven, mentre la regia è di Jim Sonzero. Un’allarmante catena di suicidi coinvolge giovani quanto voraci consumatori in dosi massicce della rete. Che ci sia una connessione tra le morti e il web? Certo che c’è. Un baco viaggia in rete, grazie anche agli hackeraggi di un gruppoi di pirati informatici, e risucchia chi sta al computer. Una ragazza con fidanzato hacker si ritroverà al centro di pericolo di ogni tipo. Allucinazioni, visioni, incubi. A dar corpo ai fantasmi della mente e alle peggio paranoie sono adesso le tecnologie. Con Kristen Bell, piccola regina dell’horror adolescenziale di quella stagione.