Stasera su Italia 1 nuovo appuntamento con "Le Iene". Si parla anche di "Basta con le slot", la campagna contro le slot machine di cui le Iene hanno deciso di farsi promotori, coinvolgendo i sindaci di alcune città italiane
Creato il 19 maggio 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano“Basta con le slot”: è la campagna contro le slot machine di cui le Iene hanno deciso di farsi promotori, coinvolgendo i sindaci di alcune città italiane, che hanno subito aderito con entusiasmo all’iniziativa.
I sei sindaci sono: Luigi de Magistris (Sindaco di Napoli), Giuliano Pisapia (Sindaco di Milano), Flavio Tosi (Sindaco di Verona), Piero Fassino (Sindaco di Torino), Leoluca Orlando (Sindaco di Palermo), Federico Pizzarotti (Sindaco di Parma), Michele Emiliano (Sindaco di Bari).
Grazie alle liberalizzazioni delle licenze commerciali, infatti, è semplicissimo aprire una sala slot e i sindaci, purtroppo, non possono fare niente per bloccarne l’apertura. Questa campagna è stata fatta perché sempre più persone dicano: “Basta con le slot”.
Nel servizio di Nadia Toffa, il backstage della campagna e le interviste dei sindaci che raccontano il perché hanno aderito a questa iniziativa e il loro punto di vista sulla proliferazione di queste sale da gioco.
A seguire, uno stralcio delle dichiarazioni dei sindaci in merito:
Piero Fassino: “Io penso che sia una piaga che rischia di rovinare le persone”
Luigi de Magistris: “Giocano anche le persone con difficoltà economiche, che, quindi, magari si indebitano per andare a giocare, che sono sotto usura. E’ un tema molto sentito e delicato di cui se ne parla poco e dove ci sono anche interessi delle mafie”
Michele Emiliano: “Il gioco d’azzardo rende allo Stato 8 miliardi di euro l’anno. Da un lato prende questo denaro e poi pensa di reinvestirne una parte per disintossicare i giocatori compulsivi”
Leoluca Orlando: “Vergogna allo Stato che lucra su queste attività”. Poi aggiunge: “Io giocavo a poker, quando ho scoperto che mi divertivo soltanto quando puntavo una somma che non avrei potuto pagare ho smesso di giocare. La puntata più grossa che ho fatto? Era l’equivalente di 6 mesi di stipendio quando facevo l’assistente universitario”
Piero Fassino: “Ciascuno di noi ha conoscenza diretta o indiretta di casi di persone che si sono rovinate con il gioco. Molti anni fa un parente si è rovinato con il gioco al casinò. Una volta ci si rovinava al casinò, adesso il casinò è a portata di tutti con le slot machine”
Quando la Iena chiede “Cosa farebbe se potesse decidere in merito?”, Giuliano Pisapia dichiara: “Uno per regione mi sembra che sia un punto di equilibrio”
Alla domanda della Iena: “Se da sindaco potesse decidere davvero per la sua città, cosa metterebbe al posto delle sale giochi?”, Flavio Tosi risponde: “L’ideale sarebbero i negozi di vicinato. Quello che serve ai quartieri per rimanere tali senza perdere l’identità”
Alla stessa domanda, Luigi de Magistris: “Dei laboratori sociali, dei centro sociali, dei laboratori teatrali, dei luoghi dove fare cultura, musica, arte, in cui fare incontrare persone diverse, fare “acchiappanze”, come si dice a Napoli, ma non stare in quei luoghi chiusi che impoveriscono il cervello.”
Michele Emiliano: “Credo che questi luoghi debbano essere esclusi per principio dall’idea di costruzione di una città”
Filippo Roma intervista l’assistente di un Senatore, che ha preferito rimanere anonimo per evitare possibili ripercussioni, che racconta di ciò che, secondo lui, succederebbe nel Parlamento italiano:
Iena: “Tu chi sei?”
Assistente Senatore: “L’assistente di un Senatore”
Iena: “Cosa ci vuoi segnalare?”
Assistente senatore: “I traffici illeciti che esistono nei palazzi del potere, nella fattispecie al Senato, dove ci dovrebbe essere il massimo della trasparenza, della correttezza e della regolarità”
Iena: “Traffici illeciti di che tipo?”
Assistente senatore: “Ci sono alcuni senatori e alcuni onorevoli che sono a libro paga di alcune multinazionali, le cosiddette lobbies”.
Iena: “In che senso le lobby hanno a libro paga onorevoli e senatori?”
Assistente senatore: “Ci sono le multinazionali che ogni mese per mezzo di un loro rappresentante fanno il giro dei palazzi, sia al Senato che Camera, incontrano noi assistenti e ci consegnano dei soldi da dare ai rispettivi senatori e onorevoli”
Iena: “A che titolo?”
Assistente senatore: “Per far sì che quando ci sono degli emendamenti da votare in commissione in aula, i senatori e gli onorevoli li votino a favore della categoria che paga”.
Iena: “Ma è legale tutto questo?”
Assistente senatore: “Che io sappia no”
Iena: “Ma di quanti soldi si parla?”
Assistente senatore: “Per quel che mi riguarda, conosco due multinazionali ed entrambe elargiscono una 1.000 euro e un’altra 2.000 euro ogni mese”
Iena: “Di che multinazionali si tratta?”
Assistente senatore: “Quelle che conosco io, con i senatori di cui stiamo parlando, una è del settore dei tabacchi e un’altra nel settore dei video giochi e delle slot machine”
Iena: “Scusa, gli danno migliaia di euro al mese in cambio di che cosa?”
Assistente senatore: “La protezione. Quando vengono emanate delle leggi o degli emendamenti che potrebbero andare ad intaccare i guadagni di queste società, loro si impegnano invece a proteggere le società a discapito del cittadino”
Iena: “E che tu sappia, il senatore per cui tu lavori ha avuto delle occasioni concrete per agire a favore delle multinazionali che lo pagano?”
Assistente senatore: “Sì, parecchie. Perché è stato abbastanza influente in alcune occasioni e ha avuto modo di determinare il buon esito di alcuni emendamenti”
Iena: “Parli di emendamenti e provvedimenti di legge?”
Assistente senatore: “Sì, esatto”
Iena: “A quanto ci dici il tuo senatore non è un caso isolato?”
Assistente senatore: “No, ci sono tantissimi senatori e tantissimi onorevoli che percepiscono questo denaro”
Iena: “Tu come fai a saperlo?”
Assistente senatore: “Perché incontro i miei colleghi assistenti e ne parliamo”
Iena: “Questi soldi dove li andate a prendere?”
Assistente senatore: “Di solito ci incontriamo in uno dei bar attorno al Senato e lì avviene lo scambio. Ci danno una busta, che noi mettiamo in tasca, ci offrono un caffè e poi ce ne andiamo”.
Iena: “E questa cosa avviene ogni mese?”
Assistente senatore: “Sì”
Iena: “Come avviene l’incontro tra l’assistente e il rappresentante della lobby?”
Assistente senatore: “Quando arriva il rappresentante della lobby di solito fa uno squillo in segreteria, noi scendiamo, andiamo in un bar e lì avviene lo scambio. Mi dà la busta, noi la prendiamo e ci salutiamo e ce ne andiamo. A volte ci fermiamo a prendere un caffè, a volte ce ne andiamo via direttamente”.
Iena: “La tariffa è sempre la stessa o cambio a seconda dell’importanza del senatore?”
Assistente senatore: “Cambia a seconda dell’importanza del senatore e quindi, se è molto influente, varia, sale di più, oltre i 1.000 euro, ma la base è 1.000 euro”
Iena: “Quanto può arrivare al massimo?”
Assistente senatore: “Fino a 5.000 euro”
Iena: “Ti vengono in mente altre lobbies che sono attive in questo traffico illecito”
Assistente senatore: “Le lobbies della sanità e dei farmaci. Praticamente tutto quello che riguarda apparecchiature sanitarie e ospedaliere, l’utilizzo di farmaci, informazioni per quanto riguarda alcune malattie. Vi sono alcune associazioni che hanno aiuti da parte dello Stato per informare i cittadini di determinate malattie, ma alla fine queste associazioni producono dei libricini che non vengono mai consegnate ai cittadini. Addirittura i cittadini ignorano l’esistenza di queste associazioni”
Iena: “Ma questa cosa negli ambienti di Camera e Senato è risaputa oppure no?”
Assistente senatore: “Sì, è risaputa e ad ogni legislatura sia i senatori che gli onorevoli fanno a gara per essere inseriti in alcune commissioni affinché possano poi essere inseriti a loro volta nel libro paga delle multinazionali”
Iena: “E un senatore, sommando tutti i soldi che gli arrivano dalla multinazionali, in un mese quanto può arrivare a guadagnare?”
Assistente senatore: “Dipende dall’importanza che lui ha nelle commissioni, in quante commissioni è inserito e quante multinazionali lo pagano. Di solito non più di due o tre multinazionali”
Iena: “E nel caso di tre lobbies che ti pagano, di che cifre si parla?”
Assistente senatore: “Partendo dal presupposto che il minimo che una lobby paga sono 1.000 euro, considerando la cifra minima, con tre lobbies siamo a 3.000 euro. Se poi dobbiamo parlare di cifre…la massima che è 5.000 euro, possono anche arrivare agli oltre 8.000 euro”
Iena: “In un anno sono un sacco di soldi”
Assistente senatore: “Centinai di migliaia, totalmente in nero e illeciti”
Iena: “Le società che gestiscono i giochi on line sono state favorite in qualche modo da provvedimenti da parte del Parlamento?”
Assistente senatore: “Sì, eccome se sono state favorite. Basti pensare che per quanto riguarda le sale Bingo si sono formati due gruppi, che sono partecipati sia da uomini del centro sinistra che da uomini del centro destra, ragione per la quale c’è una totale spartizione delle varie sale Bingo per tutta l’Italia sia dal centro sinistra che dal centro destra, in due gruppi. Un gruppo fa capo a un ex Ministro de ***, e un altro gruppo fa capo a un ex Ministro de ***, entrambi del centro sinistra”
Iena: “Non hai detto che erano suddivisi in centro destra e centro sinistra?”
Assistente senatore: “Sì, perché molto uomini, sia del centro destra che del centro sinistra. hanno scelto chi di mettersi con un gruppo, e chi di mettersi con un altro gruppo. Dipende anche a chi fanno riferimento i due uomini del centro sinistra che sono a capo dei due gruppi”.
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