Sono circa 21.5 milioni i cittadini statunitensi dei quali oggi sono stati trafugati i dati personali in seguito ad un attacco hacker, condotto contro uno dei database del Governo americano. A riferirlo è l’Office of Personnel Management (Opm), ossia l’ufficio che gestisce il database nel quale sono registrati i dati personali di tutti i dipendenti statali Usa, il quale stava già indagando su un altro cyberattacco, avvenuto il 5 giugno scorso contro il proprio sistema, per il quale Washington ha accusato il Governo di Pechino che, da parte sua, aveva negato tutto, parlando di accuse “infondate” e “controproducenti”. Quello del mese scorso, tramite cui erano state violate le informazioni di 18 milioni di impiegati federali, era il più vasto attacco informatico mai subito dai sistemi governativi Usa; con quello di oggi però 21 milioni e mezzo di cittadini americani, i quali avevano presentato la propria richiesta di assunzione nella pubblica amministrazione, hanno visto rubati i propri dati personali, tra questi, riferisce l’Opm, anche i numeri di previdenza sociale. Benché gli ultimi due attacchi siano i più gravi della storia statunitense, fatto che ha messo ulteriormente sotto pressione l’amministrazione Obama, accusata di aver trascurato il settore della sicurezza informatica, non sono comunque i primi: già un anno fa Pechino aveva compiuto un’altra azione di questo tipo contro i sistemi del Governo Usa, mentre hacker russi, sempre nello stesso periodo, erano riusciti a violare la mail della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato. da Notizie Geopolitiche
Stati Uniti. Attacco hacker a database Governo: violati dati di oltre 21 milioni di americani
Creato il 10 luglio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPotrebbero interessarti anche :