Esistono però le leggi che precarizzano il lavoro. Lo dissolvono dentro miseri stipendi attorcigliati attorno a cavilli burocratici dai nomi più disparati: stage, apprendistato, tirocinio formativo, di inserimento, partita iva, prestazione occasionale ecc ecc ecc.
Esiste una legge che vieta di assistere ad eventi e manifestazioni sportive se appartieni a determinati territori.
Lo Stato, attraverso una legge, anni fa, ha disposto il controllo rigido e assoluto di alcuni “siti di interesse nazionale”, che in altri Paesi chiamano semplicemente discariche. Vi ha posto, davanti ad essi, militari dell’esercito. Armi in pugno.
Lo stesso Stato, si avvale di pentiti di camorra. Attraverso le dichiarazioni di tali pentiti di camorra, si scopre che quelle discariche, già salvaguardate e già “siti di interesse nazionale”, come ad esempio, Cava Sari a Terzigno, hanno “accolto” per anni, rifiuti tossici e speciali. La discarica, per bocca di esponenti di legge, ossia dello Stato, come Guido Bertolaso e la sua vice Marta Di Gennaro, doveva essere “truccata”. Ossia, al suo interno, dovevano finirci le ceneri provenienti da Acerra.
Lo Stato, attraverso suoi autorevoli esponenti, come il magistrato Raffaele Cantone, dichiarano al TgRegionale, il giorno dopo le dichiarazioni de-secretate di Carmine Schiavone di “non preoccuparsi, perchè la magistratura già ha preso provvedimenti e già conosce i siti inquinati”. Egli ci rassicura inoltre asserendo “ma quali rifiuti radioattivi? Ma secondo voi un ignorante come Schiavone può conoscere la differenza tra categorie di rifiuti?”.
Un pentito di camorra, tale Carmine Schiavone, ora in pratica uomo sotto tutela della legge, impazza in tutte le tv con amene affermazioni del tipo “stanno condannando a morte un popolo intero”; “i sindaci li sceglievamo noi”. Negli interrogatori de-secretati, inoltre si legge :
SCHIAVONE: Questa situazione diventò subito operativa e cominciarono a versare soldi nelle casse dello Stato…
PRESIDENTE: Vuole dire nelle casse del clan?
SCHIAVONE: E’ lo stesso, più o meno.
La legge oggi, probabilmente condannerà quei disoccupati che sono saliti sul tetto dell’inceneritore di Acerra alla ricerca disperata di qualcuno che ascolti le loro grida di dolore.
L’incudine della disoccupazione e il martello del biocidio.
Fatte queste debite premesse, siamo ancora convinti che il rispetto della legge e di questo Stato, così come è, sia un qualcosa di ineluttabile?
Nel 1788 o nel 1933, se io fossi stato cittadino di Francia e di Germania, rispettivamente, e mi fossi attenuto alla legge, leggeremmo mai sui libri di storia di vicende come la Rivoluzione o la liberazione dal Nazifascismo?
I nostri corpi immobili, sono la loro arma più efficace.
Fonte