Tra le attività che svolgo con una certa incostanza, ci sta quella di dare uno sguardo al sito Open parlamento.it. Quello che mi ha colpito anche stavolta è un DDL, il 2237 -Norme per la regolazione dei rapporti tra stato e la congregazione Cristiana dei testimoni di Geova- è l'assoluta incompatibilità tra fede e stato, eppure l'articolo 8 della costituzione parla chiaro: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano". Quì mi viene da sorridere, la confessione Cattolica Cristiana sappiamo bene quanto cozzi e sia in contrasto con i diritti civili di ogni cittadino, sanciti dalla costituzione. Vediamo quindi, solo per citarne una, in cosa la congregazione dei testimoni di Geova sia in contrasto con l'ordinamento giuridico italiano. Ebbene, a ogni testimone di Geova è assolutamente vietato partecipare alla vita politica, quindi anche semplicemente presentarsi alle urne per esprimere il suo voto. Ricordo che l'articolo 48 recita in una sua parte: "Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge" Sono sempre più convinto che tra stati e religioni non vi sia nulla da regolamentare, se non le distanze da tenere l'uno dall'altra.
Tra le attività che svolgo con una certa incostanza, ci sta quella di dare uno sguardo al sito Open parlamento.it. Quello che mi ha colpito anche stavolta è un DDL, il 2237 -Norme per la regolazione dei rapporti tra stato e la congregazione Cristiana dei testimoni di Geova- è l'assoluta incompatibilità tra fede e stato, eppure l'articolo 8 della costituzione parla chiaro: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano". Quì mi viene da sorridere, la confessione Cattolica Cristiana sappiamo bene quanto cozzi e sia in contrasto con i diritti civili di ogni cittadino, sanciti dalla costituzione. Vediamo quindi, solo per citarne una, in cosa la congregazione dei testimoni di Geova sia in contrasto con l'ordinamento giuridico italiano. Ebbene, a ogni testimone di Geova è assolutamente vietato partecipare alla vita politica, quindi anche semplicemente presentarsi alle urne per esprimere il suo voto. Ricordo che l'articolo 48 recita in una sua parte: "Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge" Sono sempre più convinto che tra stati e religioni non vi sia nulla da regolamentare, se non le distanze da tenere l'uno dall'altra.
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