Penso che quasi certamente tu sappia che mercoledì scorso, 5 ottobre 2011, si è spento nella sua casa di Cupertino Steve Jobs, il fondatore della Apple e di molti tra i prodotti e i servizi che caratterizzano il nostro tempo.
La notizia non è arrivata del tutto inattesa, era noto come Steve Jobs lottasse da tempo contro il cancro e il recente abbandono dal ruolo di CEO della Apple per motivi di salute non lasciava presagire il meglio, così come le immagini che lo vedevano sempre più magro ed emaciato.
Probabilmente parlò per la prima volta della sua lotta contro il tumore nel meraviglioso discorso ai laureandi di Stanford che puoi rivedere qui sotto e che ti consiglio di ascoltare o riascoltare con grande attenzione perchè contiene più di una perla di grande saggezza e umanità.
In tale ambito, parlando della morte Steve Jobs disse: “Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della mia vita. Perchè quasi tutte le cose, tutte le aspettative, tutto l’orgoglio, tutti gli imbarazzi e la paura di fallire semplicemente svaniscono di fronte all’idea della morte, lasciando solo quello che c’è di realmente importante. Ricordarvi che state per morire è il miglior modo per evitare la trappola rappresentata dalla convinzione che abbiate qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione perché non seguiate il vostro cuore. Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l’unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambio della Vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo. Ora come ora ‘il nuovo’ siete voi, ma un giorno non troppo lontano da oggi, gradualmente diventerete ‘il vecchio’e sarete messi da parte. Mi dispiace essere così drammatico, ma è pressappoco la verità. Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.“
www.youtube.com/watch?v=AUrDShBgihE
Tutto vero Steve, ma oggi il mondo diventa un pò più povero senza il tuo genio visionario e quella capacità incredibile che da sempre hai avuto nel partorire prodotti e servizi non solo funzionali ma soprattutto semplicissimi da utilizzare e sexy da morire, tanto sexy e unici che hai sempre potuto permetterti di venderli ad un prezzo astronomicamente più alto rispetto al loro valore e al prezzo praticato dai tuoi competitor (ehi, bada bene, il business man che è in me ti apprezza un casino anche per questo ^_ ^ !!!)
Era così quando partoristi i primi Mac assieme al tuo amico Steve Wozniac, colui che con rara ironia e umiltà si è autodefinito “l’uomo del cacciavite” per descrivere il proprio ruolo come
Steve Jobs e Steve Wozniac (clicca sulla foto per vedere il video)
co-fondatore della Apple, essendo di fatto colui che realizzava sul piano fisico le idee visionarie che solo tu potevi partorire. So qualcosa di quei primi Mac, e del fatto che fossero all’epoca gli unici computer concepiti con l’interfaccia mouse+icone che oggi sembra così scontata ma che tale non era in un periodo in cui i primi computer ti obbligavano a digitare stringhe di codice per poter essere utilizzati ed apparivano quindi destinati ad un pubblico solo di addetti ai lavori.
Dicevo che ne so qualcosa perchè assieme ai miei soci dell’epoca, Livio Sgarbi e Roberto Re, quando nel 1992 fondammo l’Associazione Culturale A.Di.M.A. e il nostro primo business in ambito formazione acquistammo proprio 3 Mac LC. Li pagammo una cifra iperbolica per l’epoca anche per il capientissimo hard disk da ben … 40 mega byte di capienza ^_^ !!!
Sorrido con affetto, tenerezza e nostalgia ricordando quei momenti e come passassimo le ore sbizzarrendoci a cambiare i font grafici sui nostri primi manuali dei corsi e volantini pubblicitari. Cedemmo ai PC per disperazione 6 anni più tardi, era in effetti il periodo buio della Apple, tu ne eri stato cacciato, software e assistenza non funzionavano granchè e la bellezza aveva ceduto il passo alla forza e alla brutalità commerciale di Bill Gates, di Windows e degli “IBM compatibili”.
Il nostro primo Mac LC !!!
All’epoca mi occupavo poco di borsa e titoli azionari e sicuramente non ne comp rendevo i tecnicismi ma, nessuna sorpresa, ho scoperto poi che il titolo Apple (NAsdaq AAPL) era sprofondato e si muoveva a prezzi simili a quelli a cui siamo abituati vedere oggi muoversi Unicredit.
Come hai detto tu però: “Non potevo accorgermene allora, ma venne fuori che essere licenziato dalla Apple era la cosa migliore che mi sarebbe potuta capitare. La pesantezza del successo fu sostituita dalla soavità di essere di nuovo un iniziatore, mi rese libero di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita. Nei cinque anni successivi fondai una società chiamata NeXT, un’altra chiamata Pixar, e mi innamorai di una splendida ragazza che sarebbe diventata mia moglie. La Pixar produsse il primo film di animazione interamente creato al computer, Toy Story, ed è ora lo studio di animazione di maggior successo nel mondo. In una mirabile successione di accadimenti, Apple comprò NeXT, ritornai in Apple e la tecnologia che sviluppammo alla NeXT è nel cuore dell’attuale rinascimento di Apple“.
Tutto ciò che seguì a quegli eventi è storia relativamente recente se non mera attualità.
I film di animazione della Pixar, gli Ipod, Itunes e l’Apple Store con il loro commercio di musica e altri prodotti in formato digitale, i nuovi iMac a cui Livio mi martella da anni di tornare, infine gli Iphone e gli Ipad che mi accompagnano quasi ad ogni ora del giorno e che mi permettono di portare con me anche in viaggio sia i miei affetti che i miei hobby tramite foto, video e musiche sia il lavoro con i collegamenti web e la gestione delle e-mail.
Si, è vero, i lettori mp3 e gli smartphone non li hai inventati tu ma com’è allora che quando si pensa a musica digitale si pensa Ipode quando si pensa ad un telefono moderno veramente sexy ed irresistibile non ti viene in mente altro che un Iphone?
En passant, dal tuo ritorno alla sua guida Apple è diventata l’azienda più potente del pianeta, ha una disponibilità di cassa superiore a quella del governo americano (!) e il titolo in borsa è salito negli anni di oltre il 30.000 % fino a diventare la vera guida del Nasdaq a cui tutti guardano. La sua forza è così scontata, persino ovvia, che tante volte mi faccio degli scrupoli ad inserirne il grafico negli esempi che cito durante i miei corsi tanto ho paura di apparire quasi banale agli occhi di chi sia poco più di un profano sul come guadagnare dai mercati azionari.
Steve Jobs, Benjamin Franklin e Thomas Alva Edison: quale app state concependo assieme da lassù?
Anche a me è capitato di essere pressochè cacciato dall’azienda che avevo contribuito a fondare e anche io, dopo il disorientamento iniziale, penso che cosa migliore non mi potesse capitare per ritrovare la grinta, la passione e le soddisfazioni che avevo un pò alla volta perso per strada.
Penso che l’avrai capito Steve che in quella tua storia del “Connecting the Dots” (unire i puntini come nei disegni dei bambini per scoprire la figura celata) e in quel “Stay hungry, stay foolish” (“Siate affamati, siate folli!”) mi rivedo parecchio e … ci mancherai ma faremo del nostro meglio per applicare ciò che ci hai insegnato e per dare il nostro contributo a rendere questo mondo un posto migliore o, quantomeno, più gradevole e divertente.
Oggi, dalla tua prospettiva, so che stai unendo un nuovo puntino alla linea della tua esistenza, entrando nell’area che a noi, per il momento, è celata.
Citando Beppe Severgnini dal suo saluto sul “Corriere” : “Se riesci a tirarci fuori un’app. , mandacela giù: sarà celestiale!”
Ciao Steve Jobs, genio visionario e compagno di strada.
Roberto Pesce