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Stazioni della Metro C, un'imperdonabile occasione sprecata per riqualificare davvero la città. Piazza dei Mirti? Fa più schifo di prima

Creato il 17 gennaio 2015 da Romafaschifo
Stazioni della Metro C, un'imperdonabile occasione sprecata per riqualificare davvero la città. Piazza dei Mirti? Fa più schifo di prima
Stazioni della Metro C, un'imperdonabile occasione sprecata per riqualificare davvero la città. Piazza dei Mirti? Fa più schifo di prima
Stazioni della Metro C, un'imperdonabile occasione sprecata per riqualificare davvero la città. Piazza dei Mirti? Fa più schifo di prima
Stazioni della Metro C, un'imperdonabile occasione sprecata per riqualificare davvero la città. Piazza dei Mirti? Fa più schifo di prima
Stazioni della Metro C, un'imperdonabile occasione sprecata per riqualificare davvero la città. Piazza dei Mirti? Fa più schifo di prima
Stazioni della Metro C, un'imperdonabile occasione sprecata per riqualificare davvero la città. Piazza dei Mirti? Fa più schifo di prima
Stazioni della Metro C, un'imperdonabile occasione sprecata per riqualificare davvero la città. Piazza dei Mirti? Fa più schifo di primaL’inaugurazione delle nuove stazioni della MetroC poteva sicuramente rappresentare un’occasione per avviare nelle periferie quei fondamentali interventi urbanistici di riqualificazione e di ricucitura urbanistica che da anni la città attende. Occasione unica per creare piazze pedonali e aree verdi “di qualità”, togliendo spazio alle auto e restituendolo ai pedoni, creando zone piacevoli in cui passeggiare, come ormai da decenni avviene in tutte le città europee.Non occorreva inventar nulla, ma semplicemente copiare le best practice, semmai adattandole un minimo alle caratteristiche di Roma.Purtroppo, a giudicare da come stanno procedendo i lavori di sistemazione delle aree esterne delle principali stazioni della MetroC, stile e qualità sembrano ben lontani dagli standard che caratterizzano –solo per fare qualche esempio- le più recenti realizzazioni di metropolitane in Spagna, Germania o anche semplicemente nella ben più vicina Napoli.Le foto qui riportate si riferiscono a Piazza dei Mirti, Centocelle, ma la situazione è simile, se non peggiore, presso tutte le nuove stazioni. Certo, rispetto a qualche anno fa, prima dell’avvio dei lavori, il largo spazio pedonale che è stato ora creato fa la sua figura rispetto all’aiuola precaria che qualcuno ricorderà. Tuttavia, si poteva -e si doveva- far di meglio, molto di meglio, considerando i soldi spesi e considerando che a Roma l’intervallo tipico tra due lavori di riqualificazione è di almeno 25-30 anni… nella migliore delle ipotesi.Tanto per cominciare, gli accessi alla stazione sotterranea hanno uno stile che poteva magari andar bene negli anni ’80, ma appare completamente superato ora. Pesante travertino candido a rivestimento di tutti gli accessi secondari, facilissimo obiettivo di writer & affini; tettoie e pareti dell’accesso principale in…alluminio; marciapiedi realizzati in asfalto e spesso mal ricuciti con quanto preesistente, mentre ormai ovunque si usa elegante basalto o coperture similari. Alberelli piantati in square riempiti di terra alla bell'e meglio.Poi c’è il tema delle auto parcheggiate ovunque tutt’intorno alla piazza pedonale, facendola diventare un orribile e illegale parcheggio. Occorreva allargare ulteriormente i marciapiedi o utilizzare arredi urbani opportuni che permettessero di dissuadere la sosta.Non resta che vedere come evolverà la situazione nel momento in cui l’opera andrà a regime. Purtroppo, se il buon tempo si vede dal mattino…Andrea C.
*Caro Andrea,
a nostro avviso la più grande occasione sprecata della città. Una roba imperdonabile. Buttata al cesso la possibilità di far entrare alcuni quartieri e alcuni quadranti in occidente strappandoli dalla favela che sono. Niente di fatto. Un messaggio terribile che si manda ai cittadini: anche dopo anni di lavoro, anche dopo cantieri infiniti, anche dopo miliardi di investimenti potete continuare a parcheggià aaamaghina in curva e in mezzo aaastrada e nessuno vi torcerà un capello. 
Della stazione Pigneto abbiamo già parlato. Idem della stazione Lodi. Vergognoso. E chissà cosa c'è sotto: sono andati a risparmio anche a fronte di finanziamenti enormi? Come è possibile che un'opera costi miliardi di euro e poi i marciapiedi di Via La Spezia vengano rifatti in catrame?
Una roba che mette una ipoteca sulla possibilità, per tutti noi, di vivere un giorno in un posto normale. Una tristezza infinita.
-RFS

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