Titolo: Con la mia valigia gialla
Autore: Stefania Bergo
Editore: 0111 Edizioni - Mainstream
Pagine: 150 (formato digitale e cartaceo)
Stanca della superficialità di una vita nemmeno troppo tranquilla, Stefania decide di partire. Da sola. Casualmente, trova in internet i contatti di un'associazione che gestisce il St.Orsola, un ospedale in un'area rurale del Kenya, Matiri. E parte con una valigia gialla, poche aspettative, tanta curiosità e voglia di cambiare, non certo il mondo, ma almeno la sua piccola insignificante esistenza.
Con la mia valigia gialla è il racconto dei piccoli eventi quotidiani (solo apparentemente banali) accaduti in quelle tre settimane, conditi con una manciata di riflessioni dell'autrice sulle diverse abitudini e sulla cultura locali.
Contrariamente a quanto si pensi, però, non è un libro sul volontariato. Il volontariato è solo un dettaglio. L'intenzione dell'autore era di raccontare il viaggio, una piccolissima parte d'Africa, quella che lei ha conosciuto, diversa dalla miriade di altre facce di una terra magica, unica. Ne racconta le usanze locali, i profumi, i colori, i suoni, il quotidiano. Le emozioni. E ne ha dato una sua personale chiave di lettura, intervallando ai dipinti della natura le sensazioni restituite, i pensieri suggeriti, le domande che si è posta e che pone a chi vorrà leggere le pagine del suo libro e soffermarsi, come lei, a cercare una risposta. Anche se spesso risposte non ce ne sono. E allora, più che di risposte si tratta di opinioni.
Ecco perché questo libro non vuole insegnare nulla. E' un semplice mezzo messo a disposizione dall'autrice per far compiere al lettore lo stesso viaggio (anche se non sarà mai lo stesso) senza prendere un aereo, semplicemente con l'immedesimazione.
L’AUTORE
Nata a Milano nel 1972, si trasferisce molto presto ad Adria, una cittadina della provincia di Rovigo. Qui cresce e vive tutt'ora con la figlia Emma di 4 anni.
Per lavoro si trasferisce più volte in diversi paesi. Prima Padova, poi Bolzano, Pavia e infine Matiri, in Kenya, dove ha vissuto 2 anni, lavorando come volontaria proprio nell’ospedale missionario di cui racconto nel suo libro, il St. Orsola.
Per Stefania scrivere è un hobby che ha coltivato fin da piccola. Poche volte ha raccontato storie inventate o poesie. Più spesso ha descritto le sue esperienze significative, raccogliendole prima in un blog e poi nel suo libro.
Lavora saltuariamente a progetti di edilizia sanitaria e attende un impiego, continuando a scrivere i suoi ricordi africani, cercando una buona occasione per tornarci. Con Emma.