Stefano Sollima, il nuovo modo di fare cinema e tv

Creato il 05 febbraio 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema
Al cinema e soprattutto nel mondo della serialità italiana una ventata di freschezza e modernità ci voleva e la stavamo attendendo con ansia. Uno dei pochi artefici di questo rinnovamento si chiama Stefano Sollima. Il regista romano è ormai una garanzia, sinonimo di qualità e non fallisce più un colpo sia sul piccolo che sul grande schermo. Dopo molta gavetta fatta di serie come Ho sposato un calciatore, La squadra, Crimini, è nel 2008 che Sollima riesce ad esprimersi al meglio. E’, infatti, alla regia di Romanzo Criminale-La serie. La serie, partita in punta di piedi e con un cast praticamente sconosciuto a quei tempi, sarà definita “la migliore serie italiana di tutti i tempi”.Il prodotto, nonostante fosse troppo scomodo e spinto per essere mandato in onda dignitosamente sulle reti generaliste, diventò subito un cult. La serie fu curata egregiamente fino ai minimi particolari: musiche appropriate, scenografie ben costruite per ricordare la Roma di un tempo e una scelta di casting formidabile, che riuscì ad eclissare anche i grandi attori che hanno fatto parte del film di Michele Placido. Romanzo Criminale portò già una ventata di novità, mettendo in risalto uno scambio di ruoli tra bene e male ed evidenziando un sistema marcio, in cui neanche le forze dell’ordine e i servizi segreti erano uomini esemplari. Nulla a che vedere, insomma, con il vecchio filone formato da fiction come Carabinieri, Gente di mare e altri prodotti fin troppo perbenisti e scontati per risultare moderni. Sollima, dunque, lascia il segno in tv, ma è soltanto l’inizio.Conclusosi Romanzo, una gemma per gli occhi degli spettatori esigenti, nel 2012 approda al cinema con A.C.A.B.. Anche qui analizza il contrasto tra bene e male, mettendo in crisi lo spettatore nel momento in cui si trova davanti celerini violenti, che fanno abuso di potere e che sfogano le proprie frustrazioni picchiando la gente. Ma, come riconoscerà chi ha visto il film, A.C.A.B. non è solo questo. Anche in questa creatura la mano di Sollima si vede e la sua bravura gli permette di portare a casa le nomination ai David di Donatello e ai Nastri d’argento come “miglior regista esordiente”, oltre alle altre candidature per il film. Nel 2014 Sollima torna in tv con la tanto acclamata Gomorra – La serie. Per il regista è un nuovo trionfo. La serie spopola anche all’estero e viene venduta in più di 50 paesi. E’ una rivincita italiana nel mondo delle serie tv, dal momento che, in questo ambito, non ci siamo contraddistinti molto nel tempo. E’ ancora la criminalità al centro dell’attenzione, con la differenza che non ci sono personaggi positivi o che si avvicinano ad esserlo. Presenta, infatti, lo scontro per il potere tra due “famiglie”, i Savastano e quella di Conte, appartenenti alla Camorra.La serie è palesemente figlia di Romanzo Criminale, sebbene sia più cruda e meno attenta alla storia dei personaggi. Molte scene richiamano alla serie madre, come la ricerca del potere all’interno dell’ambiente carcerario o la morte del piccolo Danielino, che rimanda inevitabilmente all’uccisione di Sergio Buffoni da parte di Freddo. Inoltre, anche qui, le musiche hanno un ruolo importantissimo e il sottofondo nei titoli di coda possiede più o meno lo stesso stile di Romanzo Criminale. Ma l’ascesa di Sollima non si ferma qui. Si attende infatti con ansia la seconda stagione di Gomorra, le cui riprese inizieranno probabilmente ad aprile. Inoltre, il regista ha appena completato Suburra, il suo nuovo film tratto dal romanzo di De Cataldo, che ha scritto anche Romanzo Criminale. La pellicola racconterà di una lotta al potere, affrontando l’aspetto criminale nella Roma odierna. Ancora personaggi negativi al centro dell’attenzione, ancora mostrata “l’allergia ai buoni”, come la definisce lo stesso Sollima. Il film coinvolge grandi nomi come Pierfrancesco Favino, visto anche in A.C.A.B., Elio Germano, Claudio Amendola e Alessandro Borghi. L’avvento di Sollima è stato sicuramente benevolo per la serialità e il cinema italiano. Ha, infatti, cambiato il linguaggio delle serie tv e del cinema nostrano attuale, privando il pubblico della figura del buono, stravolgendo gli schemi classici e improntando i suoi prodotti su una qualità disarmante.Di Francesco Sciortino per Oggialcinema.netStefano Sollima, il nuovo modo di fare cinema e tv ultima modifica: 2015-02-05T09:36:08+00:00 da Francesco Sciortino

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