Stelle nere

Creato il 01 febbraio 2014 da Ilpescatorediperle
Dopo gli insulti, gli schiaffi, le urla, le citazioni nere con cui il Movimento 5 Stelle sta interpretando il suo ruolo di opposizione alla Camera dei Deputati in questi giorni l’ultima cosa che essi possono fare è quella di gridare al «fascismo» degli altri. Eppure l’hanno fatto. Eppure fascista è non solo il linguaggio utilizzato da loro («boia chi molla» per cominciare, anzi, per cominciare davvero dovremmo tornare alle strizzate d’occhio a Casa Pound della campagna elettorale). Fascisti sono il non rispetto delle istituzioni, delle donne (siamo sicuri che se il Presidente della Camera fosse stato un uomo gli insulti avrebbero avuto quel colore aggressivo?), le violenze fisiche e verbali.Senza voler fare paragoni impropri (che del resto sarebbero legittimi, nel momento in cui si riporta in auge il linguaggio fascista) la memoria corre però al discorso che Giacomo Matteotti, il deputato socialista che protestava contro i brogli elettorali, pronunciò alla Camera 90 anni fa, prima di essere assassinato.Se si vuole, come i 5 Stelle dicono di volere, fare un’accorata denuncia della deriva della democrazia, che vadano a rileggerne il resoconto parlamentare. Troverebbero però anche le urla, gli insulti, i tentativi di interromperlo, le violenze verbali (che preannunciavano quelle fisiche) dei fascisti. Dovrebbero poi decidere, una buona volta, se vogliono fare i «Non c'è offesa, non c'è ingiuria per nessuno in ciò che dico: c'è una descrizione di fatti», cioè i Matteotti, giacché dicono che viviamo in dittatura, o continuare con le «vivissime grida» e i «boia chi molla» dei suoi avversari. Perché è o l’una o l’altra.E la Camera non è un’Assemblea d’Istituto come sembrano viverla i Di Battista (del resto alle elezioni del liceo la lista fascista c’era sempre: era quella coi volantini più urlanti fuori dai cancelli). «Non dovevate voi essere i rinnovatori del costume italiano? Non dovevate voi essere coloro che avrebbero portato un nuovo costume morale nelle elezioni?», si chiedeva Matteotti nel suo discorso, rivolto a chi lo insultava.Appunto.da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com

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