Da qualche tempo stiamo seguendo le profonde trasformazioni che il Progresso tecnologico sta portando – e porterà – nel Mondo del Lavoro.
Abbiamo esplorato il legame tra i nostri Millennials e le competenze digitali, fra autoapprendimento e Lavoro; ci siamo anche fatti qualche domanda sul livello di consapevolezza dei lavoratori italiani, ricevendone riscontri piuttosto incoraggianti.
In entrambi i casi, è risultato evidente il desiderio di approfondire le proprie conoscenze e di sviluppare nuove abilità per far fronte alle sfide che ci attendono – aspirazione che sembra voler spingere attori istituzionali quali Scuole e Università, ma anche aziende, ad ampliare e consolidare la propria offerta formativa.
Si avverte una grande “fame” di STEM, insomma.
Ma siamo sicuri che il Futuro riservi a tutti, indistintamente, una carriera scientifica?
Forse no.
Se diamo uno sguardo alle nuove professioni digitali, ad esempio, notiamo immediatamente l'alto grado di ibridazione fra discipline tecniche e umanistiche: dalla Programmazione alla Grafica, dalla Scrittura Creativa all'Analisi di Dati…
Si tratta di un panorama estremamente variegato e complesso, dove è spesso difficile stabilire confini netti fra i vari campi del Sapere e del Saper Fare: il successo di colossi quali Apple è dovuto tanto agli sviluppatori quanto ai designer e ai comunicatori!
Quale consiglio dare allora a chi si sta preparando a entrare – o a rientrare nel Mercato?
Nessun manicheismo.
Chi possiede un talento per le Lettere e le Scienze Umane dovrebbe perseguire le proprie passioni, senza cedere a fatalismi e allo spettro della disoccupazione, avendo però cura di coltivare almeno qualche skill d'avanguardia, come la Statistica o il Coding: sono ormai numerose le risorse opensource adatte a ogni esigenza.
Allo stesso modo, chi avverte una vocazione scientifica dovrebbe sempre assicurarsi di non cadere nell'isolamento della propria specializzazione: la Comunicazione è uno strumento imprescindibile per divulgare idee e collegare esperienze di ricerca.
L'accento non sarà più solo sulla Carriera scelta, ma anche – soprattutto? – sulle Competenze maturate nel corso di un apprendimento ormai davvero “Lifelong”.
Insomma, quale che sia il nostro percorso accademico e lavorativo, cerchiamo di essere “Umanisti 2.0” o “Scienziati Umanisti”.
L'Interdisciplinarità è la vera linfa dell'Innovazione!
Andrea Torti