Stento, Stentare, Gigot, Gigotto; Paesi; Conchiglie

Creato il 26 novembre 2014 da Chinalski

Stènto
Derivato di stentare.
Sostantivo maschile.
1. Difficoltà, fatica: le piantine, anche se con qualche stento, stanno crescendo; que’ quattro, che quel poverino aveva messi da parte, con tanto stento e con tanto risparmio (Manzoni).
Nella locuzione avverbiale a steto: a fatica, a malapena.
Credere a stento: di cosa che non sembra credibile.
2. (specialmente plurale) Sofferenza, privazione dovuta a gravi ristrettezze economiche o mancanza di beni necessari: crescere tra gli stenti; una vita di stenti, D’una gente che gema in duri stenti (Giusti).
3. (antico) Sofferenza in genere (anche per rabbia o gelosia): quanti amanti passan per la via Tutti gli guardi per maggior mio istento (Poliziano).

Stentàre
Latino extentāre ‘provare’, composto di ĕx-, con valore intensivo, e temptāre ‘tastare, tentare’.
Verbo transitivo (io stènto ecc., ausiliare avere).
1. Fare fatica, incontrare difficoltà nel fare qualcosa: stentare a imparare, a scrivere; un paesaggio così poco urbanizzato che si stenta a crederlo; stentare a pagare, avere difficoltà a farlo, oppure farlo di malavoglia.
2. Vivere male, in particolare in ristrettezze economiche: una famiglia che stenta non poco.

Verbo transitivo.
Far fatica a ottenere, a procurarsi: stentare il pane.
Stentare la vita, stentare a vivere, vivere tra gli stenti.

Una (parola) giapponese a Roma

Gigot [dZi’go]
Voce francese, derivato di gigue ‘strumento musicale, giga’.
Anche, antico, gigotto.
Sostantivo maschile invariabile.
(gastronomia) Cosciotto di capretto o di agnello.

Gìga
Dal provenzale giga, dall’antico alto tedesco giga.
Sostantivo femminile.
Nome generico di alcuni strumenti medievali a corde e archetto, con cassa a forma di pera: come giga e arpa, in tempra tesa / di molte corde, fa dolce tintinno (Dante).

Paesi da persone

Le isole Seychelles, che costituiscono lo stato della Repubblica di Seychelles, e che in italiano sarebbe Seicelle (è così, non ridete), prendono il nome da Jean Moreau de Séchelles, ministro delle finanze del re Luigi XV di Francia dal 1754 al 1756.

Marco Marcon propone.

Per un pugno di conchiglie

Sesto libro, terzo indizio

Un’altra parte verte sulla verginità e la purezza femminile, che può diventare un’ossessione, specialmente in ambienti chiusi o legati alle tradizioni. E se da una parte la mancanza di questa purezza può portare all’abbandono e alla disgrazia, con una figlia a carico, dall’altra c’è chi si può suicidare per la vergogna della non purezza altrui, magari di una familiare. Ma stiamo parlando di un altro tempo, rispetto ad ora, e anche rispetto alla prima parte del libro.


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